Un contingente di 300 persone è stato inviato per demolire un santuario dell’Henan alla vigilia della più importante festività cinese.
Il 16 febbraio, milioni di persone hanno celebrato il Capodanno cinese. Il giorno prima, noto anche come Capodanno lunare, cadeva in una data festiva offrendo un’occasione di festa e di allegria da trascorrere con la famiglia e gli amici. Ma non così per le autorità cinesi, che quel giorno erano impegnate a demolire un antico santuario proprio perché sapevano che non ci sarebbe stato nessuno a protestare.
Il santuario della città di Xuchang, nella provincia dell’Henan, è stato costruito nel 1998 utilizzando, secondo diverse stime, fondi locali. Era uno dei luoghi di offerte sacre più frequentati di Dongcheng, il distretto dove sorgeva.
Il santuario era dedicato a Fuxi e Nüwa, rispettivamente il dio e la dea che, secondo la mitologia cinese, hanno creato l’umanità. Gli antichi santuari sono estremamente importanti per i fedeli delle religioni popolari cinesi: taluni vi si recano per fare offerte in suffragio dei cari defunti o per chiedere con la preghiera per un buon raccolto, altri per rendere omaggio alle divinità.
Ma il Partito Comunista Cinese ha sempre trascurato le tradizioni del Paese così come fa con tutto ciò che è straniero. Anche durante la Rivoluzione Culturale (1966-1976) sono stati distrutti un gran numero di santuari antichi.
Da aprile l’amministrazione locale ha dunque emesso varie ordinanze per la demolizione del santuario di Dongcheng, arrivando persino a interrompere l’erogazione di acqua e di elettricità. I fedeli montavano però la guardia al santuario già da sette mesi da febbraio.
Per la demolizione sono state impiegate oltre 300 persone: il contingente comprendeva poliziotti armati, personale antisommossa e agenti del Dipartimento della sicurezza pubblica. Diverse volanti stavano schierate in attesa. Sul posto è quindi arrivato un grande escavatore. I fedeli radunatisi nelle vicinanze sono rimasti costernati nell’assistere allo scempio, specialmente in un giorno tradizionalmente destinato al calore della famiglia e allo stare insieme.
Servizio di Jiang Tao