Le abitazioni di un luogo di ritrovo buddhista nella città di Kunming sono state demolite dalle forze dell’ordine cinesi, disperdendo decine di fedeli.
Alle 14,00 del 2 giugno, oltre 40 buddhisti si trovavano radunati per la recita delle scritture in una tenda issata su una piccola altura nel distretto di Panlong, nella città di Kunming, provincia dello Yunnan. All’improvviso, più di 30 uomini fra agenti della sezione locale dell’Ufficio per la cultura e gli affari religiosi e poliziotti hanno fatto irruzione arrestando tutti perché «qualcuno aveva detto che stavano tenendo un raduno illegale». Durante l’arresto, un fedele è stato ferito alla vita. La polizia ha quindi riempito un veicolo intero con gli oggetti sequestrati, tra cui scritture (compresi il Sutra del Diamante e il Brahmajala Sutra), pentole, padelle e altri strumenti di uso domestico. Tutti i buddhisti arrestati sono stati condotti alla stazione di polizia di Ciba per essere interrogati.
Secondo fonti bene informate, già una settimana prima dell’arresto il governo aveva inviato dei funzionari per sorvegliare l’area. Dopo che i buddhisti sono stati rilasciati, il personale della gestione urbana è arrivato alla montagna e ha demolito due abitazioni perché gli edifici «violavano i regolamenti» e «non avevano ottenuto il permesso del governo». Un testimone buddhista ha inoltre rivelato che le autorità avevano già in precedenza indagato su un monaco.
Si è pure saputo che, nel settembre scorso, più di 50 buddhisti della città di Guangzhou, nella provincia dell’Hubei, e da altre zone avevano speso oltre un milione di renminbi per acquistare la montagna dove avevano poi eretto quattro rifugi di fortuna e alcune tende utili a svolgere le attività religiose. Fra le 30 e le 100 persone venivano quotidianamente a recitare le scritture e il frequente andirivieni di fedeli ha suscitato l’attenzione del governo locale. Ora cinque o sei fedeli buddhisti sorvegliano la montagna, mentre gli altri arrestati, una volta rilasciati, sono tornati alle proprie case.
Servizio di Bai Lin
