Due residenti nella provincia dello Shanxi sono stati arrestati perché stampavano materiale e libri religiosi.
A seguito del divieto di leggere materiale considerato illegale dal PCC, due residenti nella provincia dello Shanxi sono stati arrestati alcuni anni fa e continuano a essere sotto sorveglianza.
Zhong Hao (pseudonimo), di cinquant’anni, utilizzava una parte del proprio reddito per stampare inni cristiani per conto di una Chiesa domestica nello Shanxi. Aveva pure donato del denaro a un amico che gestiva una libreria in cui si vendevano libri cristiani e altro materiale di lettura religioso.
Zhong è stato arrestato nel 2012 e condannato, nel maggio 2013, a cinque anni di detenzione per «operazioni librarie illegali». Il tribunale ha quindi respinto l’istanza di appello presentata dalla sua famiglia, ribadendo la sentenza originale. A dicembre dello stesso anno, Zhong è stato portato in una prigione dello Shanxi, dove è rimasto fino al suo rilascio, avvenuto tre anni dopo, nel 2016.
Nonostante sia stato rilasciato in anticipo rispetto a quanto stabilito dalla sentenza, il suo incubo non è finito. L’uomo è ancora sotto sorveglianza costante della polizia e, spesso, gli agenti lo chiamano per chiedergli notizie su quello che sta facendo.
Nel 2012, insieme a Zhong è stato arrestato anche Zhou Wen (pseudonimo). Gestiva una libreria molto conosciuta e, dopo essere stato tenuto in custodia per un anno, è stato condannato a due anni di prigione.
Secondo gli analisti, questi eventi sono in linea con quanto è accaduto a Gui Minhai, cittadino svedese residente a Hong Kong, arrestato dal governo cinese nel 2016 per avere pubblicato libri che denunciavano il Partito Comunista Cinese. Nel 2017 è stato rilasciato, ma nel gennaio 2018 è stato nuovamente incarcerato.
Servizio di Feng Gang