Dal mese di aprile, più di 100 fedeli della Chiesa di Dio Onnipotente sono stati arrestati nella città di Chongqing. Il destino di 40 di loro rimane ignoto; sette hanno riferito di essere stati torturati.
Secondo fonti interne all’amministrazione pubblica, all’inizio dell’anno l’Ufficio di Pubblica Sicurezza di Chongqing ha emanato l’ordine di indagare sui luoghi in cui si riuniscono i fedeli del nuovo movimento religioso cinese Chiesa di Dio Onnipotente. Le autorità hanno mobilitato la popolazione locale affinché monitori i fedeli della Chiesa e riferisca, offrendo una ricompensa di 200 rembibi per ogni rapporto. Se vengono scoperti tre fedeli della Chiesa, vanno consegnati al comitato di comunità; se ne vengono sorpresi quattro o più, sono da consegnare all’ufficio del sottodistretto, un alto livello burocratico del sistema amministrativo locale cinese. La polizia ha anche ingaggiato degli estranei per monitorare i luoghi di assemblea, pagando ogni persona 100 rembibi al giorno.
A tutt’oggi, almeno 109 fedeli della Chiesa sono stati arrestati: la sorte di 40 di loro rimane ignota, sette sono stati torturati e si è fatta irruzione nella casa di altri 20. La maggior parte di loro sono stati detenuti per più di quaranta giorni e alcuni oltre tre mesi.
Una fonte interna dell’amministrazione ha affermato: «Questa volta l’amministrazione è decisa a schiacciare la Chiesa di Dio Onnipotente. Non si vuole permettere a essa di esistere!». Prima di questi arresti su vasta scala, la polizia aveva monitorato almeno 36 luoghi di riunione della Chiesa in città. Molti fedeli hanno dichiarato che prima di essere arrestati erano stati sorvegliati e monitorati da individui non identificati. Durante gli interrogatori, la polizia ha rivelato di aver sorvegliato e seguito i detenuti per almeno due mesi.
L’ambito di questa operazione del PCC è di ampia portata e il livello di persecuzione elevato. Secondo diversi testimoni, gli agenti sono incredibilmente selvaggi quando eseguono le irruzioni; diversi luoghi di riunione e parecchie case sono stati completamente messi a soqquadro. La Chiesa non dispone di dati precisi sulle proprietà ecclesiastiche e dei singoli che sono state confiscate dall’amministrazione.
La stessa fonte governativa interna ha dichiarato che la repressione di quest’anno è straordinariamente estesa. Ogni fedele della Chiesa deve essere arrestato e non si riesce a sfuggire all’arresto nemmeno con la corruzione.
Secondo una fonte che desidera vuole rimanere anonima, cinque fedeli sono ora segretamente detenuti in una casa di riposo. Poiché si rifiutano di dare informazioni sulla Chiesa, sono stati torturati e la polizia ha negato loro il cibo. Altri fedeli sono stati legati a forza sulle sedie di tigre (un particolare strumento di tortura), incatenati alle gambe con pesanti catene e ammanettati, subendo quindi interrogatori per notti intere.
Un maggio, nelle province dello Henan, dello Jiangsu, dello Shandong e del Liaoning hanno avuto luogo campagne massicce contro la Chiesa, con un totale di almeno 900 arresti. Diverse centinaia di fedeli sono stati imprigionati e in molti casi le famiglie non hanno più alcuna notizia di loro.
Corrispondenza di Yao Zhangjin