La polizia ha costretto la famiglia di una donna detenuta a pagare 100mila renminbi (quasi 15mila dollari statunitensi) dopo che la sua salute era peggiorata a seguito di lunghi interrogatori
Il 28 maggio, Liu Fen (pseudonimo), una fedele della Chiesa di Dio Onnipotente è stata arrestata dalla polizia a Nanjing, mentre partecipava a un incontro. Più tardi, in giornata, quattro agenti l’hanno accompagnata con la forza a casa e, senza mostrare alcun documento, hanno condotto illegalmente una perquisizione e hanno confiscato più di 160 libri di religione, così come 300 CD di sermoni e altri oggetti. Successivamente, la polizia l’ha interrogata sui responsabili della Chiesa e sulla provenienza dei libri. L’interrogatorio è finito necessariamente quel giorno, perché Liu Fen ha subito un attacco cardiaco. Tuttavia, la polizia, due giorni dopo, l’ha trasferita segretamente in un albergo e ha continuato a interrogarla.
Durante questo periodo, Liu Fen ha detto alla polizia che soffriva di cuore, diabete e altri disturbi, ma gli agenti l’hanno trattenuta in albergo per 13 giorni.
Il 12 giugno, la polizia ha trasferito Liu Fen al Centro di Detenzione di Nanjin. Mentre era in custodia, è stata interrogata otto volte e intimidita continuamente, cosa che le ha causato un altro attacco di cuore. Per evitare ogni responsabilità, la polizia ha chiesto 100mila renminbi di cauzione alla famiglia di Liu Fen e successivamente l’ha rilasciata fino alla data del processo.
Dopo il rilascio, Liu Fen è stata tenuta sotto stretta sorveglianza dalla polizia: nella casa della figlia di Liu Fen è stata installata una videocamera ad alta definizione, per controllare i suoi spostamenti tutti i giorni. La polizia ha anche ordinato alla figlia di spedire ogni settimana all’Ufficio della sicurezza nazionale della sua città una foto di Liu Fen. Anche quando Liu Fen va in ospedale per essere visitata da un medico, è seguita dagli agenti.
Servizio di Jiang Tao