Le telecamere sorvegliano le cassette delle offerte ed è obbligatorio versare le donazioni su conti statali. Per le chiese è un cappio al collo
Le amministrazioni locali stanno intensificando il controllo sulle finanze delle chiese di tutta la Cina. Dalle telecamere di sorveglianza che monitorano le cassette delle offerte alle limitazioni nelle spese fino alla confisca totale dei fondi, lo Stato sta dimostrando chi davvero comandi anche in chiesa.
Una chiesa protestante delle Tre Autonomie della contea di Qingyuan, nella giurisdizione della città di Lishui nella provincia dello Zhejiang, a sud di Shangai, è stata dotata di dieci telecamere di sorveglianza ad alta definizione. Le hanno puntate verso il pulpito, la cassetta delle offerte, la sala degli incontri e l’ingresso della chiesa, e così tengono sotto stretto controllo ogni mossa dei fedeli.
Anche nella provincia settentrionale dello Heilongjiang e in altre regioni i fedeli hanno riferito che il governo ha installato telecamere di sorveglianza rivolte verso il podio, verso la cassetta delle offerte e verso l’ingresso delle chiese delle Tre Autonomie cui appartengono.
«Il motivo per cui [le telecamere] riprendano ciò che accade sul podio è ovvio: vogliono monitorare il contenuto dei sermoni», ha affermato un predicatore. «Le telecamere all’ingresso servono per controllare i fedeli. E quelle rivolte alla cassetta delle offerte sono per tenere sotto controllo le finanze della chiesa».
Luoghi di incontro, dipendenti, attività e finanze: queste sono le quattro aree chiave della vita religiosa che il governo ha posto al centro dei controlli fin da quando la nuova Normativa sugli affari religiosi è entrata in vigore, nel febbraio 2018. Lo stretto controllo sulle finanze della Chiesa compare di frequente in molti dei documenti interni e delle riunioni del governo, ed è considerato uno dei metodi principali per mantenere l’influenza dello Stato sulla religione.
Nel giugno 2018, durante una riunione organizzata dalla sezione dell’Ufficio per gli affari religiosi del comune della città di Dandong, nella provincia nordorientale del Liaoning, i funzionari governativi hanno emesso nuove ordinanze destinate ai responsabili dei luoghi di culto chiedendo che i dirigenti nominino personale dedicato alla gestione finanziaria. Hanno deciso che tutte le donazioni in denaro debbano essere depositate su un conto bancario speciale, che sarà supervisionato e gestito dal governo. Quindi hanno stabilito che tali donazioni possano essere utilizzate esclusivamente per scopi operativi specifici e infine hanno vietato di accettare qualsiasi raccolta di fondi o donazione proveniente dall’estero. In aggiunta, entrate e uscite, utilizzo, donazioni e previsioni di spesa devono essere presentati al dipartimento di amministrazione religiosa.
Il responsabile di una chiesa delle Tre Autonomie nella provincia nordorientale dello Jilin ha affermato: «Adesso il governo richiede che ogni donazione in denaro sia depositata in una banca. Ciò significa che, anche solo per far riparare una finestra, la chiesa dovrà andare all’Ufficio per gli affari religiosi, presentare un preventivo e chiedere un permesso. In pratica la chiesa potrà usare il denaro solo dopo l’approvazione dell’Ufficio preposto».
Il leader di una chiesa delle Tre Autonomie della città di Yongcheng, nella provincia centrale dell’Henan, ha raccontato che la sezione locale dell’Ufficio per gli affari religiosi ha di recente convocato una riunione per tutti i responsabili locali del Movimento delle Tre Autonomie. L’Ufficio ha ordinato loro di suddividere il denaro delle cassette delle offerte in base al valore di banconote e monete (per esempio 1 yuan, 5 yuan e 10 yuan) contando quanto biglietti vi fossero per ciascun taglio. Sul rapporto finale, che deve recare il timbro della chiesa, debbono quindi scrivere il nome della persona che ha contato il denaro. Il denaro deve essere poi versato su un conto bancario che deve essere supervisionato e gestito della sezione locale dell’Ufficio per gli affari religiosi del posto. E poi ha detto: «Da ora in avanti la nostra Chiesa deve versare al governo 300 renminbi (circa 45 dollari) ogni mese. In più dobbiamo anche pagare un canone per l’ispezione sanitaria, uno per l’estratto conto, e così via. Ma le offerte non ci portano molto denaro e i nostri oneri diventano sempre più pesanti. Purtroppo non possiamo però farci niente. La politica è questa: o paghiamo questi canoni o chiuderanno la chiesa».
Mentre tiene sotto stretto controllo le finanze della Chiesa delle Tre Autonomie, il PCC sequestra anche le donazioni fatte alle Chiese domestiche e ostacolano le offerte dei fedeli dicendo che si tratti di «raccolte fondi illegali».
L’anno scorso la Brigata per la sicurezza nazionale ha minacciato più volte il pastore di una Chiesa domestica della città di Kunshan, nel Jangsu, affermando che possedere una cassetta delle offerte è una «raccolta fondi illegale», cioè un reato grave. Sotto pressione, il pastore è stato costretto a sostituire la cassetta, piuttosto “vistosa”, con una borsa. Ma alla fine la chiesa non è riuscita a sfuggire al proprio destino ed è stata chiusa.
Nel maggio 2018, il contabile della commissione di un villaggio della provincia dell’Anhui ha convocato alcuni dei cristiani appartenenti a Chiese domestiche locali per una riunione e ha chiesto loro di aderire alla Chiesa delle Tre Autonomie. Ha anche sottolineato il fatto che le loro cassette delle offerte dovessero essere eliminate; se infatti durante una ispezione ne fosse stata trovata una, vi sarebbero state conseguenze spiacevoli.
Dopo aver partecipato a una riunione tenuta dai dipartimenti statali per studiare le politiche religiose, un fedele di una Chiesa domestica della provincia del Liaoning ha riferito ai reporter che la cosa che i funzionari pubblici sottolineano maggiormente è che le sale per assemblee delle Chiese domestiche sono destinate a chiudere e che sono principalmente tre le cose che lì non dovrebbero esserci: la Croce, il podio e la cassetta per le offerte.
Sempre a riguardo dello stretto controllo sui fondi esercitato delle autorità, il predicatore di una chiesa delle Tre Autonomie ha affermato: «Una volta messe sotto controllo le finanze della chiesa, i nostri progetti di missioni o di visite pastorali saranno immediatamente limitati. Il governo utilizza il controllo sulle finanze delle Chiese per limitarne lo sviluppo».
Servizio di Lin Yijiang e An Xin