Il pastore, la cui moglie è statunitense, è stato condannato a sette anni per sconfinamento illegale tra la Cina e il “Wa State”, non riconosciuto, in Birmania.
ChinaAid ha lanciato una petizione online per chiedere alla Casa Bianca e al governo statunitense di intensificare gli sforzi al fine di ottenere dalla Cina la liberazione di John Cao, pastore di una Chiesa domestica, che sta scontando una pena di sette anni nello Yunnan. La moglie americana di Cao, Jamie Powell, ha parlato il 24 luglio durante la sessione di apertura del Ministerial to Advance Religious Freedom, un incontro tra ministri degli Esteri di 82 nazioni organizzato dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d’America a Washington.
Cao è stato arrestato il 5 marzo 2017 con l’accusa di avere organizzato lo sconfinamento illegale di se stesso e di altri dalla Cina al “Wa State”. Di fatto il “Wa State”, che conta una popolazione di 600mila abitanti, è un’entità non riconosciuta, creata dalle forze filocinesi che controllano una regione del Myanmar con il sostegno di Pechino. È anche conosciuto come uno dei più vasti centri del traffico asiatico della droga.
Il pastore Cao si prendeva cura delle persone sofferenti che vivono entro i confini del cosiddetto “Wa State”, vi aveva aperto circa 24 scuole e distribuiva aiuti umanitari raccolti tra i cristiani cinesi. Lui e i suoi collaboratori passavano il confine decine di volte, ma solo il 5 marzo 2015 è stato arrestato.
Il suo arresto e la sua incarcerazione vengono letti nel quadro della crescente repressione, da parte cinese, delle Chiese domestiche, cioè delle Chiese protestanti non affiliate alla Chiesa delle Tre Autonomie che è controllata dal governo.
Fonte: ChinaAid e altre