Le autorità della provincia dell’Henan continuano a chiudere gli edifici di culto appartenenti a Chiese protestanti approvate dal governo.
Di recente, quattro dipartimenti amministrativi della città di Yongcheng, nella provincia dell’Henan, hanno organizzato un incontro con i leader leader delle Chiese locali. Nell’occasione, i rappresentanti del locale Ufficio della sicurezza pubblica, del Dipartimento del lavoro del Fronte Unito, dell’Ufficio per gli affari religiosi e dell’Ufficio giudiziario hanno informato i partecipanti che, delle 180 chiese appartenenti al Movimento protestante delle Tre Autonomie presenti in città, circa 100 sarebbero state chiuse definitivamente. Di queste, 21 sono state chiuse nei tre giorni successivi.
Una di esse si trovava nella città di Shibali. Secondo il suo responsabile, erano soprattutto i cristiani anziani a frequentarla. Il 12 agosto, quando sono arrivati i poliziotti per chiudere la chiesa, i fedeli hanno fatto presente che non volevano trasferirsi in alcun altro edificio di culto. Uno dei funzionari, Shi, li ha allora rimproverati, dicendo: «La chiusura delle chiese è frutto di una politica decisa dalle autorità centrali. Ciò che il Partito Comunista stabilisce non può essere cambiato». I fedeli non hanno avuto altra scelta se non quelal di portare via le proprie cose dai locali della chiesa. Quello stesso giorno è stata chiusa anche la chiesa del villaggio di Likou.
Il giorno dopo è stata la chiesa della città di Chenji a essere chiusa. I tavoli, le sedie e le altre attrezzature all’interno dei locali sono stati distrutti e la croce + stata coperta con del cemento.
Il 16 agosto è stata chiusa la chiesa della città di Shuangqiao. Zhu, il funzionario dell’amministrazione pubblica che presiedeva alla chiusura, ha minacciato i fedeli dicendo loro che opporsi a lui equivaleva aopporsi al Partito. La croce della chiesa è stata rimossa, i ritratti di Gesù strappati e tutti gli oggetti all’interno dei locali sono stati distrutti. I fedeli sono stati ulteriormente minacciati dicendo che, se avessero organizzato nuovamente un una qualche riunione religiosa in quella sede, sarebbero stati arrestati e multati per 50mila renminbi (pari a 7.300 dollari).
Queste chiusure di massa sono ancora in corso. Un cristiano del luogo ha detto: «In questi ultimi giorni il personale dell’Ufficio per gli affari religiosi si è recato in quella chiesa tutti i giorni per verificare i registri contabili. Siono stati sequestrati anche i soldi delle donazioni, sostenendo che appartongono allo Stato. Come può questo considerarsi un governo popolare?»
Servizio di Jiang Tao
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