Il PCC continua a perseguitare i luoghi di culto non autorizzati, i fedeli vengono percossi, le proprietà saccheggiate e i proprietari degli immobili multati
di Lin Yijiang
Fedeli malmenati e oggetti di valore razziati
Il 1° dicembre oltre 200 persone tra agenti per la sicurezza pubblica e funzionari dell’amministrazione comunale di Lanxi ‒ una città nella provincia orientale dello Zhejiang ‒ hanno fatto irruzione in una sala per riunioni di una Chiesa domestica. Dopo aver interrotto l’elettricità hanno ordinato alla comunità di non incontrarsi più.
I fedeli hanno protestato per la brutalità del loro comportamento, ma la violenza non si è affatto placata e altre persone sono state malmenate. Un giovane è stato colpito così duramente da non riuscire più a rialzarsi mentre la madre che aveva tentato di difenderlo è stata gettata a terra e ferita a un braccio. Anche il responsabile del luogo di culto è stato percosso selvaggiamente.
Diversi fedeli hanno provato a scattare delle foto, ma i loro cellulari sono stati confiscati. La polizia ha sequestrato la cassetta delle offerte e ha portato il responsabile e tre fedeli alla stazione di polizia per interrogarli. Poi è stato loro ordinato di firmare la domanda di adesione alla Chiesa delle Tre Autonomie controllata dallo Stato.
I funzionari hanno minacciato di revocare le pensioni e le indennità di sussistenza ai fedeli anziani se fossero stati scoperti a riunirsi di nuovo. Uno dei funzionari ha affermato che il governo vuole costringerli ad aderire alla Chiesa delle Tre Autonomie per controllare la loro chiesa e gestirne le risorse economiche.
Sono stati confiscati decine di migliaia di renminbi e tutti gli oggetti di valore, compresi gli utensili da cucina, poi la porta di ingresso è stata saldata. Questa Chiesa domestica era stata fondata 28 anni fa ed è sempre stata perseguitata. In precedenza uno dei fedeli, reo di aver ospitato incontri religiosi, era stato trattenuto in arresto per dieci giorni.
Il 15 novembre a Quanzhou, una città nella provincia sudorientale del Fujian, una Chiesa domestica del network di Sola Fide, anch’essa non nuova a persecuzioni e saccheggi, ha subito un ulteriore giro di vite allorché oltre 40 funzionari governativi vi hanno fatto irruzione e sequestrato due laptop (del valore di 4mila renminbi, circa 570 dollari statunitensi) e 45 copie della Bibbia. Gli agenti hanno ordinato alla comunità di interrompere le riunioni.
Un collaboratore della chiesa ha riferito a Bitter Winter: «Il governo si sente insicuro perché teme che le persone religiose non possano essere controllate. Il PCC ritiene che la disgregazione dell’Unione Sovietica sia stata influenzata dalla religione e quindi non tollera il cristianesimo». L’uomo ritiene che il regime utilizzi la Chiesa delle Tre Autonomie per controllare la religione e che le chiese che vi aderiranno smetteranno di criticare i metodi del PCC.
Multati i proprietari che affittano gli edifici adibiti a luoghi di culto
Nel dicembre dello scorso anno a Yongkang, una contea nello Zhejiang, sono state chiuse almeno 16 sedi di Chiese domestiche e numerosi proprietari degli immobili sono stati minacciati dall’amministrazione locale.
Un residente di Yongkang che affittava un immobile a una Chiesa domestica ha riferito a Bitter Winter che funzionari governativi hanno minacciato di arrestarlo e di mandarlo a «studiare le politiche del PCC sulla religione» oltre a infliggergli una multa di 100mila renminbi (circa 14mila dollari) se avesse continuato ad affittare il proprio immobile ai fedeli. L’uomo di conseguenza ha risolto il contratto di locazione con la chiesa.
Nel frattempo, i funzionari dell’amministrazione cittadina hanno minacciato di infliggere una multa di 100mila renminbi (circa 14mila dollari) anche alla proprietaria di un immobile affittato a una chiesa domestica e inoltre hanno fatto installare una telecamera di videosorveglianza all’ingresso dell’abitazione della donna.
Un funzionario di un villaggio è stato ripetutamente convocato dal suo superiore perché aveva approvato gli incontri di una Chiesa domestica in una casa in affitto. Gli è stato detto che «i luoghi di culto delle chiese domestiche sono tutti illegali» e che in qualità di membro del PCC «la decisione di consentire a una Chiesa domestica di prendere in affitto un immobile nel villaggio evidenzia una posizione politica problematica». Così, sebbene il contratto non fosse scaduto, la chiesa ha dovuto lasciare l’immobile subendo un notevole danno economico.