Il 23 ottobre, a Pingdingshan, nell’Henan, la polizia ha fatto irruzione nella chiesa evangelicale minacciando la comunità. La chiesa è stata poi chiusa e i beni confiscati
di Gu Xi
I fedeli della chiesa evangelica di Dong’an Road nel distretto Weidong a Pingdingshan, una prefettura nella provincia centrale dell’Henan, hanno recentemente riferito a Bitter Winter del raid subito e della chiusura del loro luogo di culto.
Il 23 ottobre i funzionari dell’Ufficio per gli affari etnici e religiosi, dell’Ufficio per la sicurezza pubblica e del Comitato della comunità hanno unito le forze per far chiudere questa Chiesa domestica affermando che il luogo di culto «era privo di licenza». Sono entrati e hanno minacciato di arrestare chiunque cercasse di interferire con il loro operato. Il responsabile dell’Ufficio per gli affari religiosi ha detto alla comunità spaventata: «È illegale riunirsi in un luogo non registrato. La libertà di religione può essere esercitata solo con il permesso del governo». Un agente ha strappato dalle mani di una donna che stava fotografando il cellulare accusandola di «ostacolare le forze dell’ordine».
Il giorno stesso l’Ufficio per gli affari etnici e religiosi distrettuale ha emesso un avviso con cui si ordinava che venissero interrotte tutte le attività religiose della Chiesa evangelica che era stata istituita cinque anni fa con il denaro raccolto dai fedeli. Alla chiesa è stata inflitta una multa di 50mila renminbi (circa 7mila dollari) inoltre decine di innari e 37 sedie sono state confiscate. Il giorno seguente, le forze dell’ordine hanno sigillato la sede e affisso all’ingresso l’avviso di chiusura.
Un predicatore ha commentato: «Il governo è demoniaco, ma siamo costretti a obbedire o a subire la repressione. Queste cose stanno accadendo in tutto il Paese e le vite delle persone sono sempre più miserabili».
Nemmeno i luoghi di culto che hanno deciso di aderire alle organizzazioni religiose statali sono esenti dalla crescente persecuzione. In agosto oltre 30 fedeli della True Jesus Church stavano partecipando a una riunione nel villaggio di Hezhuang, situato nella contea di Baofeng di Pingdingshan, quando più di dieci funzionari governativi hanno fatto irruzione. I funzionari hanno fotografato e filmato i fedeli accusandoli di «aver organizzato un incontro illegale e di essere seguaci di un xie jiao». Ai credenti è stato intimato di interrompere tutte le attività religiose inoltre il pianoforte, i tavoli e le sedie della chiesa sono stati confiscati. La Holy Light Church, un’altra sede della True Jesus Church a Pingdingshan, è stata chiusa all’incirca nello stesso momento e anch’essa con l’accusa di organizzare «raduni illegali». Ai fedeli non è rimasta altra scelta che disperdersi in piccoli gruppi.
«Siamo perseguitati lungo il nostro cammino di fede, ma non ci arrenderemo» con queste parole un anziano ha confortato la comunità di una sede della China Gospel Fellowship, anch’essa chiusa nella seconda metà dell’anno scorso a Pingdingshan.
Un fedele di una Chiesa domestica ha detto a Bitter Winter che dopo la chiusura disposta dall’amministrazione la sua comunità non ha più un luogo dove incontrarsi e ha aggiunto: «Viviamo quotidianamente nella paura. Se la persecuzione del PCC continua, i credenti non avranno più un luogo dove pregare insieme».