Sulla scia della diffusa rimozione di croci attuata nell’Henan, anche le amministrazioni della provincia del Jiangxi ne hanno ordinato di analoghe, spesso ricorrendo a motivazioni difficili da capire
In maggio la croce è stata rimossa dalla Gospel Church del Movimento delle Tre Autonomie, nel villaggio di Gaotang, muncipalità di Baima, nell’area metropolitana di Shangrao. L’amministrazione locale ha minacciato di trattenere cinque milioni di renminbi stanziati per lo sviluppo del villaggio per costringere gli abitanti a smantellare la croce della chiesa.
Il 2 agosto le autorità hanno seguito la stessa procedura per la chiesa Enzhu del villaggio di Menghui, borgo di Kangle, città di Yichun, adducendo che «la croce era più alta della bandiera nazionale». Secondo quanto riferito da alcuni fedeli della comunità, quel giorno le autorità hanno inviato più di 50 agenti speciali della polizia per vietare ai fedeli di protestare contro la demolizione.
Il 7 agosto le autorità della città di Xinyu hanno rimosso la croce dalla locale chiesa Si’en, anch’essa appartenente al Movimento Patriottico delle Tre Autonomie, citando il motivo assurdo che «la croce era più alta del tetto della chiesa». Hanno, inoltre, minacciato i fedeli, facendo sapere che se avessero continuato a credere in Dio, l’indennità giornaliera sarebbe stata revocata.
La rimozione forzata delle croci dai luoghi di culto della zona è tuttora in corso. Alcuni temono che la rimozione dei simboli cristiani sia solo il primo passo della repressione che le amministrazioni intendono attuare ai danni delle fedi religiose.
Servizio di Jiang Tao
Video: La croce della Gospel Church viene rimossa con la forza