Benché approvate dal governo, le Chiese delle Tre Autonomie non godono di protezione dallo Stato e sono spesso bersaglio di persecuzione religiosa
di Zhang Wenshu
Neppure l’epidemia mortale di coronavirus rallenta la campagna di demolizione delle croci diffusa in tutto il Paese. A metà marzo, sono state rimosse le croci in varie chiese nelle province orientali del Jiangsu e dell’Anhui. Nel vicino Shandong, la città con status di prefettura di Linyi non ha fatto eccezione: oltre alle almeno 70 croci tolte dalle chiese dalla primavera scorsa, altre sono state abbattute durante l’epidemia.
Il 3 febbraio un rappresentante dell’amministrazione del borgo di Zhuangwu, nella contea di Lanling, amministrata da Linyi, ha assunto degli operai per rimuovere la croce da una chiesa delle Tre Autonomie nel villaggio di Hexi. L’uomo ha affermato che per i superiori era sgradevole vedere la croce e che avrebbe rischiato il licenziamento per questo motivo.
La chiesa era stata costruita nel 2007 e aveva assolto i quattro requisiti imposti dalla campagna governativa di “sinizzazione” della religione. Essa inoltre ha sospeso tutte le assemblee durante l’epidemia di coronavirus. Nonostante l’obbedienza assoluta ai regolamenti statali, non è stata risparmiata dalla persecuzione.
«Il regime non fornisce aiuto sufficiente durante l’epidemia», si è lamentato un credente del posto. «In compenso demolisce le croci».
Presa di mira una chiesa di recente costruzione e mai utilizzata
In agosto dell’anno scorso l’amministrazione della città di Linfen, nella provincia settentrionale dello Shanxi, ha dato ordine di demolire la croce e di eliminare i caratteri cinesi della scritta “Chiesa cristiana” da una chiesa delle Tre Autonomie. Uno dei fedeli della comunità ha raccontato a Bitter Winter che la chiesa non era mai stata usata dalla sua costruzione, completata in luglio del 2018, per via di una disputa cui ha dato inizio il governo fra la comunità e gli abitanti del villaggio. Nel corso dell’anno passato il direttore della Chiesa ha continuato a trattare con l’amministrazione, sperando di riottenere il diritto di usare la chiesa, ma i funzionari locali hanno continuato a rimpallarsi la responsabilità l’uno con l’altro, ripetendo che «gli abitanti del villaggio non permettono ai fedeli di entrare in chiesa».
«È il governo che ha autorità sui cittadini, non il contrario: i funzionari “uccidono con una spada in prestito”», ha affermato il fedele indignato, facendo cenno a uno degli stratagemmi cinesi usati in guerra e in politica quando si sfruttano i punti di forza altrui per attaccare il nemico.
Nonostante i numerosi tentativi del direttore, l’amministrazione ha proseguito con la richiesta di destinare la chiesa ad altro uso e ha spinto la comunità a eliminare la croce, oppure [l’edificio] sarebbe stato «distrutto con l’esplosivo». La croce è stata presto rimossa.
Video 1: La rimozione della croce da una chiesa di Linfen di recente costruzione
Nessuna croce può essere più alta della bandiera nazionale
In dicembre, sono state rimosse numerose croci dalle chiese delle Tre Autonomie di Hegang, una città con status di prefettura nella provincia nordorientale dello Heilongjiang.
Uno dei fedeli di una Chiesa del distretto cittadino di Dongshan ha raccontato a Bitter Winter che un funzionario del posto ha minacciato di chiudere la chiesa se la croce non fosse stata rimossa perché «era più alta della bandiera nazionale».
Le croci della Christ Gospel Church e della Luobei Christian Church della contea di Luobei, a Hegang, sono state eliminate nello stesso mese e con il medesimo pretesto. Un addetto dell’amministrazione di contea ha spiegato che le croci «erano troppo appariscenti» e che avrebbero «attirato in chiesa la gente».
La Grace Church a Luobei è l’unica Chiesa protestante di origine coreana della contea. Dopo l’eliminazione della croce, il pastore ha consolato la comunità dicendo che, benché rimossa fisicamente, «la croce non può essere tolta dai cuori».
Video 2: La rimozione della croce dalla Grace Church nella contea di Luobei
L’8 novembre 2019 alcuni credenti anziani hanno cercato di impedire la rimozione della croce dalla Ranfang Church, nella contea di Gushi, nella provincia centrale dell’Henan. I funzionari governativi giunti sul posto hanno detto loro che era «il Partito Comunista a fornire cibo e denaro, non Dio». Nell’agitazione un fedele settantenne è caduto a terra svenuto.
Un fedele della comunità ha raccontato che, oltre alla demolizione, l’amministrazione ha convocato il direttore della Chiesa per svolgere «del lavoro ideologico» e che alcuni funzionari sono stati richiamati dai villaggi vicini per mantenere l’ordine. «Come possiamo, noi che siamo persone comuni, contrastare i funzionari al comando?», ha lamentato l’uomo. «Abbiamo dovuto tenere a freno la rabbia e tacere».