Bitter Winter ha reso noto il caso di due giovani kazaki fuggiti dai campi per la trasformazione attraverso l’educazione. Ora alcuni coraggiosi politici europei, guidati dal deputato lituano Mantas Adomėnas, parlano in loro favore
DEPUTATI DEL PARLAMENTO DELLA REPUBBLICA LITUANA
Al presidente del Kazakistan, Sua Eccellenza Kassym-Jomart Tokayev
Al pubblico ministero generale della Repubblica del Kazakistan, Gizat Nurdauletov
Al direttore della Gestione delle frontiere della Commissione per la sicurezza nazionale della Repubblica del Kazakistan, maggior generale Darkhan Dilmanov
APPELLO
A nome di Kaster Musakhan e Murager Alimuly
19 dicembre 2019
Vilnius
Noi sottoscritti, deputati del Parlamento della Repubblica di Lituania e del Parlamento Europeo, siamo estremamente preoccupati per la sorte di Kaster Musakhan e Murager Alimuly, di etnia kazaka, cittadini della Repubblica Popolare Cinese, fuggiti dalla minaccia dei campi di prigionia cinesi nello Xinjiang e attualmente detenuti in Kazakistan.
Il 1° ottobre Kaster Musakhan e Murager Alimuly, che nel proprio Paese rischiavano l’arresto, la condanna al campo di prigionia e la tortura, sono fuggiti dallo Xinjiang e sono riusciti a passare il confine di Stato con il Kazakistan nei pressi del villaggio di Shilikti. Subito dopo i due fuggiaschi hanno viaggiato fino ad Almaty e hanno chiesto asilo al governo kazako. I giovani affermano che in Cina erano vittime di persecuzione; testimoniano inoltre che i cosiddetti “campi per la trasformazione attraverso l’educazione” sono in realtà prigioni disumane e descrivono le proprie ripetute esperienze di tortura.
Siamo tutti seriamente preoccupati per il fatto che contro Kaster Musakhan e Murager Alimuly sia stato istruito un caso penale, in base all’Articolo 392, Parte 1, del Codice penale della Repubblica del Kazakistan, per aver oltrepassato illegalmente il confine di Stato, in considerazione del fatto che la punizione per questo reato può comportare una multa di mille MCI oppure la detenzione per la durata di un anno, unitamente all’espulsione verso il Paese di origine.
Inoltre ci sgomenta la notizia che la Repubblica Popolare Cinese stia esercitando pressioni sul Kazakistan affinché Kaster Musakhan e Murager Alimuly siano rinviati in patria.
Ci permettiamo pertanto di richiamare rispettosamente la vostra attenzione sulla Convenzione di Ginevra del 1951 relativa allo statuto dei rifugiati, di cui l’Articolo 33, che comporta il «divieto di espulsione o rinvio al confine (estradizione)» (nei Paesi d’origine), stabilisce che «nessuno Stato Contraente espellerà o respingerà, in qualsiasi modo, un rifugiato verso i confini di territori in cui la sua vita o la sua libertà sarebbero minacciate a motivo della sua razza, della sua religione, della sua cittadinanza, della sua appartenenza a un gruppo sociale o delle sue opinioni politiche».
Vi invitiamo inoltre a considerare l’Articolo 1, Parte 3 del Codice penale kazako, che stabilisce che i trattati internazionali ratificati dalla Repubblica del Kazakistan siano prioritari rispetto al Codice penale medesimo; è dunque necessario ritenere che le disposizioni della Convenzione di Ginevra relativa ai rifugiati debbano avere la precedenza in applicazione al caso in esame.
Vi sollecitiamo con forza a tenere in conto e a riconoscere la quantità in progressiva crescita di materiali documentari che attestano la presenza di campi di prigionia nella regione dello Xinjiang, così come il trattamento spaventoso e disumano riservato ai prigionieri che vi si trovano incarcerati.
In considerazione di tutto ciò noi sottoscritti, deputati del Parlamento della Repubblica di Lituania e del Parlamento Europeo, facciamo appello alle Vostre Eccellenze e vi chiediamo rispettosamente
- di fermare i procedimenti di estradizione e di ritirare le accuse penali nei confronti di Kaster Musakhan e Murager Alimuly;
- di riconoscere a Kaster Musakhan e Murager Alimuly il diritto di asilo;
- di riconoscere il genocidio condotto contro i musulmani turcofoni nella Repubblica Popolare Cinese.
Firmato:
Mantas Adomėnas, deputato
Ingrida Šimonytė, deputato
Gabrielius Landsbergis, deputato
Emanuelis Zingeris, deputato
Radvilė Morkūnaitė-Mikulėnienė, deputato
Audronius Ažubalis, deputato
Žygimantas Pavilionis, deputato
Aušrinė Armonaitė, deputato
Egidijus Vareikis, deputato
Dovilė Šakalienė, deputato
Aušra Maldeikienė, deputato