Una donna della provincia del Fujian, ha subito traumi mentali e fisici per le torture cui è stata sottoposta allo scopo di ottenerne informazioni sulla Chiesa cui appartiene.
Il 31 luglio, Li Lin (pseudonimo) è stata arrestata nella sua casa nella provincia del Fujian. Li è una cristiana e una fedele della Chiesa di Dio Onnipotente (CDO), un nuovo movimento religioso cinese di origine cristiana.
Prima è stata condotta in una stazione di polizia per essere interrogata: la polizia voleva sapere della Chiesa e degli altri fedeli. Gli agenti l’hanno schiaffeggiata, strattonata per i capelli e per le orecchie, e minacciata con queste parole «Se continui a rifiutarti di parlare, confischeremo tutti i soldi della tua famiglia e ti faremo sfilare per strada in manette». Siccome Li continuava a rifiutarsi di parlare, i poliziotti l’hanno ammanettata e costretta a stare in piedi per un giorno intero, senza darle né cibo né acqua.
Il giorno dopo la donna è stata trasferita in un centro di detenzione, dove le sono stati mostrati dei video di propaganda diretti contro la CDO che l’hanno profondamente sconvolta. I poliziotti la pressavano ulteriormente, dicendole che credere in Dio è un grave crimine «Se ci dai informazioni sulla tua Chiesa, ti consentiremo di tornare a casa e tuo figlio non sarà coinvolto».
In un altro caso hanno provato a corromperla per avere informazioni su altri fedeli, chiedendole di identificare i cristiani di altre sei città: «Se parli, ti daremo decine di migliaia di renminbi».
La polizia ha quindi provato ad accedere al suo computer portatile per ottenere informazioni, ma Li si è rifiutata di fornire la password. A quel punto gli agenti l’hanno colpita brutalmente con delle bottiglie d’acqua.
In tutto, la donna è stata torturata per sette notti e otto giorni. È stata colpita più volte, tanto che in alcuni momenti sanguinava. Era ammanettata e veniva fatta stare in piedi o costretta a sedersi su una panchina scomoda. L’hanno pure aggredita sui piani psicologico ed emotivo. A un certo punto la polizia ha anche cercato di reclutarla per farla lavorare come spia, ma Li ha rifiutato senza mai fornire la minima informazione.
Il 31 luglio è stata però costretta a firmare un documento che alludeva al fatto di avere fatto parte di uno xie jiao. Con questa espressione s’intendono insegnamenti teologici eterodossi e ogni associazione con essi è punibile ai sensi dell’articolo 300 del Codice penale cinese. La Chiesa di Dio Onnipotente è stata designata come «organizzazione xie jiao» dal 1995.
Prima di essere rilasciata il 10 agosto, Li è stata detenuta per 15 giorni.
Servizio di Lin Yijiang