Tre cristiani sono stati condannati a due anni di prigione per aver protetto dalla demolizione la croce di una chiesa autorizzata dal governo nello Zhejiang.
Nel marzo 2013, l’amministrazione provinciale dello Zhejiang ha lanciato una campagna triennale (2013-2015) denominata “Tre rettifiche e un’unica demolizione”, rivolta contro le «strutture illegali». Di fatto la campagna ha preso di mira i siti religiosi, in particolare gli edifici cristiani. Nel 2014 le autorità della città di Lishui nello Zhejiang hanno abbattuto più di 400 croci. La chiesa di Dongcheng, appartenente alla Chiesa protestante delle Tre Autonomie controllata dal governo, era rimasta l’unica ad avere una croce.
Nel maggio del 2015 è stata nuovamente presa di mira ed è così iniziata una battaglia tra autorità e fedeli protrattasi per più di un mese. Mentre i fedeli avevano mobilitato quasi 900 persone per proteggere la struttura, i governativi avevano raggiunto, al 18 giugno, le mille persone. La croce è stata quindi rimossa e l’ultimo piano della chiesa è stato demolito perché, secondo le autorità, «violava le leggi edilizie». Il fatto ha causato danni per centinaia di migliaia di renminbi.
Quello stesso giorno la polizia ha arrestato e incarcerato 12 persone accusandole di «ostacolare l’attività del governo«. La coppia responsabile della chiesa era stata anch’essa arrestata il giorno precedente.
Tre degli arrestati – Zhou Long, He Mingliang e Ye Weiping – sono stati rilasciati su cauzione in attesa del processo. A metà giugno 2017 la polizia ha convocato i quattro cristiani e li ha costretti a firmare la proroga della cauzione. Il loro caso è stato successivamente esaminato dal Tribunale popolare e dal Tribunale popolare intermedio del distretto di Liandu concludendosi con la condanna dei tre imputati a un anno di carcere. Uno – Zhou – è stato anche condannato a tre anni di libertà vigilata e gli altri due a un anno di libertà vigilata ciascuno.
Il gruppo è quindi ricorso in appello, ma senza successo. Durante i processi di appello la moglie, la sorella minore e la figlia di Ye Weiping (tutte cristiane) sono state arrestate e incarcerate per dieci giorni.
Servizio di Lin Yijiang