• Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina
  • HOME
  • EDITORIALI
  • DOCUMENTI
    • EVENTI
  • INTERVISTE
  • NOTIZIE
  • TESTIMONIANZE
  • TEMI
  • FOTO
  • VIDEO
  • APPROFONDIMENTI
  • CHI SIAMO
    • REDAZIONE
  • GLOSSARIO

Bitter Winter

LIBERTÀ RELIGIOSA \n E DIRITTI UMANI \n IN CINA

three friends of winter
Home / Documenti

Risoluzione del Parlamento europeo del 4 ottobre 2018 sulla detenzione di massa arbitraria di uiguri e kazaki nella regione autonoma uigura dello Xinjiang

05/10/2018Bitter Winter |

arlamento europeo a Strasburgo
Crediti: David Diliff – CC BY-SA 3.0

Parlamento europeo

2014-2019

Testi approvati

Edizione provvisoria

 

P8_TA-PROV(2018)0377

Detenzione di massa arbitraria di uiguri e kazaki nella regione autonoma uigura dello Xinjiang

Risoluzione del Parlamento europeo del 4 ottobre 2018 sulla detenzione di massa arbitraria di uiguri e kazaki nella regione autonoma uigura dello Xinjiang (2018/2863(RSP) )

 

Il Parlamento europeo,

–   viste le sue precedenti risoluzioni sulla situazione in Cina, in particolare quelle del 26 novembre 2009 sulla situazione in Cina: diritti delle minoranze e applicazione della pena di morte1, del 10 marzo 2011 sulla situazione e il patrimonio culturale a Kashgar (regione autonoma uigura dello Xinjiang)2, del 6 luglio 2017 sui casi del vincitore del premio Nobel Liu Xiaobo e di Lee Ming-che3, del 15 dicembre 2016 sui casi dell’accademia buddista tibetana Larung Gar e di Ilham Tohti4 e del 12 settembre 2018 sullo stato delle relazioni UE-Cina5,

–   visti l’articolo 36 della Costituzione della Repubblica popolare cinese, che garantisce a tutti i cittadini il diritto alla libertà di confessione religiosa, e l’articolo 4, che difende i diritti delle “nazionalità minoritarie”,

–   visti il partenariato strategico UE-Cina, avviato nel 2003, e la comunicazione congiunta della Commissione europea e del SEAE al Parlamento europeo e al Consiglio, del 22 giugno 2016, dal titolo “Elementi per una nuova strategia dell’UE sulla Cina” (JOIN(2016)0030 ),

–   visto il 36° ciclo del dialogo UE-Cina sui diritti umani, tenutosi a Pechino il 9 e il 10 luglio 2018,

–   viste le osservazioni formulate da Michelle Bachelet, Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, nel discorso pronunciato il 10 settembre 2018 alla 39a sessione del Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani, durante il quale ha espresso profonda preoccupazione per i “campi di rieducazione” e ha chiesto al governo cinese di consentire l’ingresso di investigatori indipendenti nel paese,

–   vista la recente lettera del maggio 2018 recante affermazioni generali, inviata dal gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sulle sparizioni forzate o involontarie (WGEID) al governo cinese, nella quale si esprime preoccupazione per il continuo deteriorarsi della situazione degli uiguri arrestati in maniera arbitraria e per il numero crescente di casi analoghi,

–   visto il Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici del 16 dicembre 1966,

–   vista la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948,

–   visti l’articolo 135, paragrafo 5, e l’articolo 123, paragrafo 4, del suo regolamento,

A.   considerando che la promozione e il rispetto dei diritti umani universali, della democrazia e dello Stato di diritto dovrebbero restare al centro del partenariato di lunga data tra l’Unione europea e la Cina, conformemente all’impegno dell’UE per la difesa di questi stessi valori nella sua azione esterna e all’interesse manifestato dalla Cina ad aderire ai suddetti valori nell’ambito della sua cooperazione allo sviluppo e internazionale;

B.   considerando che, da quando il Presidente Xi Jinping è salito al potere, la situazione dei diritti umani in Cina è peggiorata ulteriormente, con un’intensificazione dell’ostilità del governo nei confronti del dissenso pacifico, della libertà di espressione e di religione e dello Stato di diritto;

C.   considerando che la situazione nello Xinjiang, patria di 11 milioni di uiguri e persone di etnia kazaka, si è aggravata rapidamente negli ultimi anni poiché il controllo assoluto della regione è diventato una priorità elevata, e che gli attacchi terroristici ricorrenti nello Xinjiang, o presumibilmente legati a tale regione, a opera degli uiguri costituiscono un’ulteriore sfida;

D.   considerando che, in base alle stime indicate dal Comitato delle Nazioni Unite per l’eliminazione della discriminazione razziale, nella regione autonoma uigura dello Xinjiang (RAUX) decine di migliaia, se non addirittura un milione, di uiguri potrebbero trovarsi in stato di detenzione con il pretesto della lotta al terrorismo e all’estremismo religioso, senza che siano stati presentati capi d’accusa a loro carico o che sia stato celebrato un processo; che si tratterebbe della più grande detenzione di massa di una minoranza etnica finora mai operata a livello mondiale;

E.   considerando che la commissione esecutiva sulla Cina del Congresso degli Stati Uniti ha altresì dichiarato che, in base a valide informazioni, gli uiguri, i kazaki e altre minoranze etniche prevalentemente musulmane della RAUX sono stati soggetti a detenzione arbitraria, tortura, gravi restrizioni culturali e della pratica del loro culto, nonché a un sistema digitale di sorveglianza così invasivo da controllare ogni aspetto della loro vita quotidiana mediante telecamere per il riconoscimento facciale, scansione dei telefoni cellulari, raccolta di DNA e una presenza delle forze di polizia massiccia e intrusiva;

F.   considerando che i detenuti sarebbero reclusi in condizioni precarie, soggetti a indottrinamento politico, ivi compresi corsi obbligatori di patriottismo, e obbligati a rivelare la propria identità etnica e religiosa; che di recente sono stati riportati casi di decessi avvenuti in carcere, tra cui suicidi;

G.   considerando che migliaia di bambini sarebbero stati separati dai loro genitori, arbitrariamente detenuti in campi di internamento, e sarebbero trattenuti in orfanotrofi sovraffollati anche se solo uno dei loro genitori è detenuto in un campo;

H.   considerando che, durante l’audizione tenutasi il 13 agosto 2018 a Ginevra presso le Nazioni Unite, la delegazione cinese ha respinto le accuse avanzate dagli esperti delle Nazioni Unite in base alle quali persone musulmane di etnia uigura sarebbero detenute in campi di “rieducazione” nella regione occidentale dello Xinjiang; che la costruzione e l’ampliamento di tali strutture sono dimostrati da prove esaurienti;

I.   considerando che sono state esercitate pressioni su alcuni giornalisti stranieri affinché si astenessero dal trattare questioni sensibili, quali i diritti umani degli uiguri e l’uso di campi di internamento, il che in alcuni casi ha comportato il rifiuto di rinnovare loro l’accreditamento per la stampa;

J.   considerando che in nessun’altra parte del mondo la popolazione è monitorata così da vicino come nella RAUX; che il governo provinciale ha assunto decine di migliaia di agenti di sicurezza aggiuntivi;

K.   considerando che vengono raccolti dati attraverso una “piattaforma operativa comune integrata” che registra informazioni aggiuntive sulla popolazione, tra cui le abitudini dei consumatori, le attività bancarie, lo stato di salute e il profilo DNA di ogni abitante della RAUX; che i musulmani che vivono in tale regione sono tenuti a installare un’applicazione di tipo spyware sul proprio telefono cellulare e che la mancata osservanza di tale norma costituisce reato;

L.   considerando che da testimonianze dirette e da studi accademici attendibili è emerso che sono intenzionalmente presi di mira gli uiguri che intrattengono relazioni con persone residenti all’estero e che professano una religione;

M.   considerando che sono state esercitate pressioni sugli uiguri residenti all’estero affinché ritornino in Cina, spesso con il sostegno dei paesi ospitanti; che le ambasciate cinesi insediate all’estero hanno rifiutato di rinnovare molti passaporti uiguri, creando insicurezza in termini di studio e di lavoro;

N.   considerando che il governo cinese ha sistematicamente respinto le richieste del WGEID e dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani nonché di altri mandati delle procedure speciali delle Nazioni Unite di inviare investigatori indipendenti nella regione dello Xinjiang;

O.   considerando che il 23 settembre 2014 Ilham Tohti, docente uiguro di economia, è stato condannato all’ergastolo con l’accusa di presunto separatismo dopo essere stato arrestato nel gennaio dello stesso anno; che anche sette dei suoi ex studenti sono stati arrestati e condannati a pene detentive comprese tra i tre e gli otto anni per aver presuntamente collaborato con Ilham Tohti; che Ilham Tohti ha sempre respinto il separatismo e la violenza mirando a una riconciliazione basata sul rispetto della cultura uigura;

1.   esprime profonda preoccupazione per il regime sempre più oppressivo ai danni di diverse minoranze, in particolare quelle uigura e kazaka, in forza del quale vengono imposte restrizioni aggiuntive alle garanzie costituzionali del loro diritto alla libertà di espressione culturale e di credo religioso e alla libertà di parola, di espressione e di riunione e associazione pacifiche; chiede alle autorità di rispettare tali libertà fondamentali;

2.   invita il governo cinese a porre immediatamente fine alla detenzione di massa arbitraria di membri delle minoranze uigura e kazaka, a chiudere tutti i campi e i centri di detenzione e a liberare immediatamente e senza condizioni le persone detenute; esprime profonda preoccupazione per l’elevato numero di presunti casi relativi a condizioni precarie, atti di tortura e decessi all’interno dei campi; ricorda alle autorità cinesi che le strutture di rieducazione non si fondano su alcuna base giuridica;

3.   è allarmato per le segnalazioni riguardanti il decesso di Muhammad Salih Hajim, Abdulnehed Mehsum, Ayhan Memet e altre persone, tutti uiguri in età avanzata, accademici e leader di comunità, all’interno di campi di internamento;

4.   è profondamente preoccupato per l’attuazione da parte dello Stato di misure atte a garantire la “vigilanza globale” della regione attraverso l’installazione del sistema di sorveglianza elettronica “Skynet” cinese nelle principali aree urbane, l’installazione di localizzatori GPS sui veicoli a motore, l’uso di scanner per il riconoscimento facciale presso i posti di controllo, le stazioni ferroviarie e le stazioni di servizio nonché le attività di raccolta di campioni di sangue da parte della polizia dello Xinjiang per ampliare ulteriormente la banca dati cinese del DNA;

5.   evidenzia che il controllo esercitato dal governo e la raccolta obbligatoria di informazioni sui cittadini effettuata in massa prendono di mira e riguardano principalmente gli uiguri, i kazaki e altre minoranze etniche, in violazione del divieto di discriminazione sancito dal diritto internazionale;

6.   esorta il governo cinese a fornire alle famiglie colpite tutti i dettagli relativi alle persone vittime di sparizione forzata nello Xinjiang, tra cui il loro nome e informazioni sul luogo in cui si trovano e sul loro status attuale;

7.   esprime profonda preoccupazione per la legge antiterrorismo (2015) e il regolamento sulla de-estremizzazione adottati in Cina, in quanto contengono una definizione eccessivamente ampia di ciò che costituisce un “atto terroristico”; invita pertanto la Cina a operare una netta distinzione tra dissenso pacifico ed estremismo violento;

8.   ribadisce il suo appello al governo cinese affinché liberi immediatamente e senza condizioni l’accademico uiguro Ilham Tohti e tutti coloro che si trovano in stato di detenzione per il solo motivo di aver esercitato il proprio diritto alla libertà di espressione e, in attesa della loro scarcerazione, invita la Cina a garantire che tali persone abbiano pieno accesso alle proprie famiglie e ad avvocati di loro scelta; chiede inoltre il rilascio di Eli Mamut, Hailaite Niyazi, Memetjan Abdulla, Abduhelil Zunun e Abdukerim Abduweli, conformemente a quanto richiesto dall’UE in occasione del 36° ciclo del dialogo UE-Cina sui diritti umani tenutosi a Pechino il 9 e il 10 luglio 2018;

9.   esorta il vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza (VP/AR), il Servizio europeo per l’azione esterna (SEAE) e gli Stati membri a monitorare attentamente la continua evoluzione della situazione dei diritti umani nello Xinjiang, in particolare la crescente repressione da parte del governo nei confronti degli uiguri, dei kazaki e di altri minoranze etniche, e a inviare un chiaro messaggio ai vertici del governo cinese affinché cessino queste grottesche violazioni dei diritti umani;

10.   invita le autorità cinesi a consentire l’accesso libero e senza restrizioni di giornalisti e osservatori internazionali nella regione dello Xinjiang;

11.   rammenta che è importante che l’UE e gli Stati membri sollevino la questione delle violazioni dei diritti umani commesse nello Xinjiang presso le autorità cinesi, anche a livello dirigenziale, in linea con l’impegno dell’UE di mostrare una posizione forte, chiara e unificata nell’approccio nei confronti del paese, in particolare in occasione del dialogo annuale sui diritti umani e del futuro vertice euroasiatico;

12.   esprime profonda preoccupazione per le segnalazioni concernenti gli atti di vessazione a danno degli uiguri residenti all’estero commessi dalle autorità cinesi al fine di indurli a rivelare informazioni su altri uiguri, a fare ritorno nello Xinjiang o a non parlare della situazione in tale regione, talvolta ricorrendo alla detenzione dei loro familiari;

13.   accoglie con favore la decisione della Germania e della Svezia di sospendere i rimpatri in Cina di tutte le persone di origine uigura, kazaka o di altri musulmani di origine turca in considerazione del rischio di detenzione arbitraria, tortura o altri maltrattamenti cui sarebbero soggetti nel paese, e invita tutti gli altri Stati membri a seguire tale esempio e ad accelerare il trattamento delle domande di asilo presentate dai musulmani di origine turca che rischiano il rimpatrio forzato in Cina; invita inoltre gli Stati membri dell’UE a invocare il diritto nazionale, ove opportuno, al fine di indagare sulle intimidazioni a opera del governo cinese nei confronti delle comunità della diaspora dei musulmani di origine turca in Europa;

14.   rammenta alla Cina gli obblighi in materia di diritti umani che le incombono in quanto firmataria di un’ampia serie di trattati internazionali al riguardo e le ricorda che è chiamata a onorare tali impegni;

15.   incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, al Consiglio, alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri nonché al governo e al parlamento della Repubblica popolare cinese.


(1) GU C 285 E del 21.10.2010, pag. 80.
(2) GU C 199 E del 7.7.2012, pag. 185.
(3) GU C 334 del 19.9.2018, pag. 137.
(4) GU C 238 del 6.7.2018, pag. 108.
(5) Testi approvati, P8_TA(2018)0343 .

Contrassegnato con: Islam, Musulmani del Kazakhstan, Musulmani Uiguri

bw-profile
Bitter Winter

Bitter Winter intende riferire sul modo in cui alle religioni sia consentito o meno operare in Cina e sul modo in cui alcune di esse siano gravemente perseguitate dopo essere state etichettate come “xie jiao”, ovvero come “insegnamenti eterodossi”. Abbiamo intenzione di pubblicare notizie difficili da trovare altrove, analisi e dibattiti.

Posta sotto la direzione di Massimo Introvigne, uno dei più famosi studiosi delle religioni a livello internazionale, Bitter Winter è un’impresa condivisa da studiosi, attivisti dei diritti umani e membri di organizzazioni religiose perseguitate in Cina (alcuni di essi hanno scelto, per ovvie ragioni, di rimanere anonimi).

Articoli correlati

  • Aygul Eli: come il PCC punisce gli studenti uiguri più brillanti

    Aygul Eli: come il PCC punisce gli studenti uiguri più brillanti

  • La distruzione dei mazar e il genocidio culturale dello Xinjiang

    La distruzione dei mazar e il genocidio culturale dello Xinjiang

  • Numerose moschee “sinizzate” durante la pandemia

    Numerose moschee “sinizzate” durante la pandemia

  • Gli uiguri discriminati e vessati in tutto il Paese

    Gli uiguri discriminati e vessati in tutto il Paese

Vedi anche

  • Lotta alla povertà nello Xinjiang: gli schiavi delle fabbriche-prigione
    Lotta alla povertà nello Xinjiang: gli schiavi delle fabbriche-prigione

    Il manager di etnia han di una fabbrica di vestiti dello Xinjiang rivela dettagli inquietanti sugli abusi subiti dagli uiguri, che vengono mascherati …

  • Studenti uiguri privati della propria lingua e della propria cultura
    Studenti uiguri privati della propria lingua e della propria cultura

    Insegnanti che lavorano in scuole per uiguri svelano un aspetto ripugnante della campagna del PCC per «sostenere lo Xinjiang» di Sun Kairui A partire…

  • Durante la pandemia la «sinizzazione» dell'islam è stata intensificata
    Durante la pandemia la «sinizzazione» dell'islam è stata intensificata

    Il PCC demolisce le cupole e i minareti delle moschee, sopprimendo ogni espressione della tradizione e della cultura hui di Li Wensheng L'epidemia di…

  • La trappola morale dello Xinjiang: un giovane ricercatore riflette sui genocidi
    La trappola morale dello Xinjiang: un giovane ricercatore riflette sui genocidi

    Lo Xinjiang e altri luoghi, teatro di genocidio, possono sembrare lontani. In realtà non lo sono, così come, nei negozi, i prodotti frutto del lavoro …

  • Sterilizzazione di massa delle donne uigure: il PCC commette un nuovo crimine contro l’umanità
    Sterilizzazione di massa delle donne uigure: il PCC commette un nuovo crimine contro l’umanità

    Un nuovo studio di Adrian Zenz dimostra che le donne musulmane dello Xinjiang sono costrette all’aborto, alla sterilizzazione, all’uso di dispositivi contraccettivi intrauterini

  • Uiguri: sì, è genocidio. Un nuovo rapporto
    Uiguri: sì, è genocidio. Un nuovo rapporto

    Campaign for Uyghurs, presieduto da Rushan Abbas, offre prove delle politiche criminali condotte dal PCC e invoca un processo internazionale di Marco …

Barra laterale primaria

Sostieni Bitter Winter

Per saperne di più

CANALI SOCIALI UFFICALI (IN INGLESE)

Effettua la ricerca delle notizie per regione cliccando sulla mappa

Mappa geografica della Cina

ARCHIVIO

  • Ottobre 2020
  • Settembre 2020
  • Agosto 2020
  • Luglio 2020
  • Giugno 2020
  • Maggio 2020
  • Aprile 2020
  • Marzo 2020
  • Febbraio 2020
  • Gennaio 2020
  • Dicembre 2019
  • Novembre 2019
  • Ottobre 2019
  • Settembre 2019
  • Agosto 2019
  • Luglio 2019
  • Giugno 2019
  • Maggio 2019
  • Aprile 2019
  • Marzo 2019
  • Febbraio 2019
  • Gennaio 2019
  • Dicembre 2018
  • Novembre 2018
  • Ottobre 2018
  • Settembre 2018
  • Agosto 2018
  • Luglio 2018
  • Giugno 2018

Newsletter

Iscriviti alla newsletter

* indicates required
Scegli una lingua

Footer

Notizie in esclusiva
Notizie in esclusiva

Redazione

Direttore

MASSIMO INTROVIGE

Direttore responsabile

MARCO RESPINTI

Indirizzo

CESNUR

Via Confienza 19, 10121 Torino, Italy,
Phone: 39-011-541950

Codice Fiscale 97567500018

Partita IVA 07208700018

Articoli

CANALI SOCIALI UFFICALI (IN INGLESE)

Collegamenti

logo orlir hrwf logo cesnur logo

Copyright © 2022 - INFORMATIVA SULLA PRIVACY

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web per offrirti l'esperienza più pertinente ricordando le sue preferenze e ripetendo le visite. Cliccando su "Accetta", acconsenti all'uso di TUTTI i cookie.
.
Maggiori informazioni Impostazioni
RifiutaAccetta
Cookie

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
Cookie Durata Descrizione
ak_bmsc 2 hours This cookie is used by Akamai to optimize site security by distinguishing between humans and bots
bm_sz 4 hours This cookie is set by the provider Akamai Bot Manager. This cookie is used to manage the interaction with the online bots. It also helps in fraud preventions
cookielawinfo-checkbox-advertisement 1 year Set by the GDPR Cookie Consent plugin, this cookie is used to record the user consent for the cookies in the "Advertisement" category .
cookielawinfo-checkbox-analytics 11 months This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
cookielawinfo-checkbox-functional 11 months The cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
cookielawinfo-checkbox-necessary 11 months This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
cookielawinfo-checkbox-others 11 months This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
cookielawinfo-checkbox-performance 11 months This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
CookieLawInfoConsent 1 year Records the default button state of the corresponding category & the status of CCPA. It works only in coordination with the primary cookie.
viewed_cookie_policy 11 months The cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
_abck 1 year This cookie is used to detect and defend when a client attempt to replay a cookie.This cookie manages the interaction with online bots and takes the appropriate actions.
Functional
Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
Performance
Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
Analytics
Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
Cookie Durata Descrizione
CONSENT 2 years YouTube sets this cookie via embedded youtube-videos and registers anonymous statistical data.
_ga 2 years The _ga cookie, installed by Google Analytics, calculates visitor, session and campaign data and also keeps track of site usage for the site's analytics report. The cookie stores information anonymously and assigns a randomly generated number to recognize unique visitors.
_gat_UA-118991308-8 1 minute A variation of the _gat cookie set by Google Analytics and Google Tag Manager to allow website owners to track visitor behaviour and measure site performance. The pattern element in the name contains the unique identity number of the account or website it relates to.
_gid 1 day Installed by Google Analytics, _gid cookie stores information on how visitors use a website, while also creating an analytics report of the website's performance. Some of the data that are collected include the number of visitors, their source, and the pages they visit anonymously.
Advertisement
Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
Cookie Durata Descrizione
fr 3 months Facebook sets this cookie to show relevant advertisements to users by tracking user behaviour across the web, on sites that have Facebook pixel or Facebook social plugin.
NID 6 months NID cookie, set by Google, is used for advertising purposes; to limit the number of times the user sees an ad, to mute unwanted ads, and to measure the effectiveness of ads.
VISITOR_INFO1_LIVE 5 months 27 days A cookie set by YouTube to measure bandwidth that determines whether the user gets the new or old player interface.
YSC session YSC cookie is set by Youtube and is used to track the views of embedded videos on Youtube pages.
yt-remote-connected-devices never YouTube sets this cookie to store the video preferences of the user using embedded YouTube video.
yt-remote-device-id never YouTube sets this cookie to store the video preferences of the user using embedded YouTube video.
yt.innertube::nextId never This cookie, set by YouTube, registers a unique ID to store data on what videos from YouTube the user has seen.
yt.innertube::requests never This cookie, set by YouTube, registers a unique ID to store data on what videos from YouTube the user has seen.
_fbp 3 months This cookie is set by Facebook to display advertisements when either on Facebook or on a digital platform powered by Facebook advertising, after visiting the website.
Others
Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
ACCETTA E SALVA
Powered by CookieYes Logo