L’insaziabile richiesta di nuove prigioni ritorce contro i suoi ideatori il piano per nascondere i detenuti uiguri in strutture apparentemente normali
Nel 2014 le autorità della Regione autonoma uigura dello Xinjiang hanno iniziato a costruire i “campi per la trasformazione attraverso il lavoro” destinati a imprigionare e a “riformare” i musulmani di etnia uigura. Quando, nel 2016, Chen Quanguo è diventato segretario del Partito Comunista dello Xinjiang, la costruzione di nuovi campi ha accelerato.
A partire dal 2017, molte grandi zone industriali, scuole del Partito, ospedali ed edifici scolastici nello Xinjiang sono stati trasformati in campi.
Sembra peraltro che il governo volesse nascondere la portata di queste incarcerazioni di massa e di quest’opera di rieducazione. Alcuni esempi aiuteranno sono illuminanti.
Il Parco industriale per la produzione tessile e l’abbigliamento della contea di Huocheng è stato costruito nel 2015 sulla Chaoyang South Road, all’estremo confine occidentale della Cina. Il complesso industriale copre un’area di circa 323mila piedi quadrati (circa 30mila metri quadrati). La struttura conteneva stabilimenti e laboratori per la formazione professionale di personale addetto al settore tessile, alla saldatura elettrica, all’abbigliamento, alla maglieria e ad altri prodotti correlati. Nel complesso lavoravano oltre 2000 operai, ma questa struttura grande e moderna è stata utilizzata per scopi produttivi solo due anni.
Video: Le mura che circondano il Parco industriale sono coperte da grandi cartelloni propagandistici. Sopra vi sono installate telecamere di sorveglianza
Bitter Winter ha saputo che, nell’ottobre 2017, l’amministrazione locale ha trasformato questa struttura industriale in un “campo per la trasformazione attraverso il lavoro” destinato all’incarcerazione degli uiguri. Entro il mese successivo, oltre 3mila persone vi erano già stato imprigionate. Nel settembre 2018 il numero di detenuti ha superato i 6mila. Tra questi, oltre 700 provenivano da due brigate della città di Huiyuan (nello Xinjiang una brigata è un’unità amministrativa a livello di villaggio).
Un membro del personale del campo ha riferito: «Ogni persona che è detenuta qui ha problemi di tipo ideologico, quindi noi forniamo loro un’educazione patriottica. Il primo passo consiste nell’imparare il cinese mandarino e conoscere i 3mila caratteri cinesi. Il secondo passo è lo studio della legge e il terzo consiste nell’acquisire una competenza professionale. Non c’è libertà qui. Ogni momento della vita quotidiana (letteralmente “mangiare, bere e usare i servizi igienici”) si svolge sotto la nostra sorveglianza».
Anche gli ospedali, che normalmente sono luoghi dove si salvano vite e si curano ferite, vengono utilizzati per internare prigionieri politici. Per esempio, l’ospedale Xinhua è stato costruito nel 1991 ed è stato uno dei primi nella città di Yining. La struttura è grande: l’ala principale ha quattro piani, con circa 34 camere su ognuno e quattro letti per ciascuna. Un secondo edificio, dove venivano curati i funzionari del Partito di alto livello, ha 12 piani e 24 camere per piano, con due letti ciascuna. Si tratta di oltre mille posti letto dove ora sono detenute più di 2.500 persone.
Video: L’esterno dell’ospedale Xinhua, nella città di Yining
Attualmente, sul lato destro dell’ingresso dell’ospedale, è installata una nuova guardiola per la polizia su cui è affisso un cartello con la scritta «Sicurezza pubblica».
Su entrambi i lati del cancello sono affissi i cartelli «Uscita» ed «Entrata». All’ingresso è installata un’apparecchiatura di sicurezza per il controllo delle borse e chiunque entri viene identificato sia tramite i documenti di identità sia attraverso un sistema di riconoscimento facciale.
Bitter Winter ha già riferito della riconversione di edifici in “campi per la trasformazione attraverso il lavoro” e di esempi ve ne sono in tutto lo Xinjiang. A quanto pare, il Partito Comunista Cinese intendeva ingannare l’opinione pubblica, nascondendo i campi all’interno di edifici “normali”. Tuttavia, man mano che vengono scoperti, questi campi “nascosti” diventano prova della violazione dei diritti umani e del bisogno di spazi sempre maggiori in cui internare i musulmani uiguri.
Servizio di Li Zaili