Mentre la Chiesa protestante di Stato cinese sta diventando uno strumento per la diffusione dell’ideologia del PCC, le sue comunità sono costrette a studiare i testi marxisti e ad accettare l’ateismo
di Tang Zhe
Il 18 agosto i fedeli di una chiesa delle Tre Autonomie nella contea di Yugan, nella giurisdizione di Shangrao, nella provincia sudorientale dello Jiangxi, hanno avuto un “regalo” speciale dal governo, un libro intitolato Saggio marxista per i contadini per alleviare la povertà nella contea di Yugan. Un funzionario di villaggio ha spiegato che lo Stato ha pubblicato e distribuito i libri per farli leggere alle comunità delle Tre Autonomie. Ai fedeli è stato chiesto di fotografarsi mentre reggono il libro.
Il libro contiene testi come: Il mondo non è stato creato da Dio, Lo sviluppo della società non è determinato da Dio, L’origine della fede: totem primitivi, stregoneria e superstizione, Seguire la guida del Partito Comunista Cinese e altri simili. Scorrendo il testo, si leggono passi in cui si chiede al lettore di pregare, obbedire e seguire il Partito Comunista, chiedendo ai fedeli di ricordare che dovrebbero essere grati al governo comunista per la loro «vita felice».
«Questo libro è pieno di affermazioni che contraddicono la Bibbia», commenta una fedele della comunità. «Il governo la fraintende, ma noi non possiamo. Dobbiamo percorrere la via giusta per seguire Gesù Cristo». La donna sta pensando di abbandonare la Chiesa delle Tre Autonomie per aderire a una Chiesa domestica, nonostante essere fedeli ad una di queste comporti una persecuzione più pesante da parte dello Stato.
La chiesa sta subendo persecuzioni da parte dello Stato dall’inizio dell’anno scorso. In febbraio, funzionari locali hanno rimosso forzatamente la croce della chiesa, sostituendola con la bandiera nazionale. Nessun simbolo religioso deve essere visibile all’esterno della chiesa.
I luoghi di culto in tutta la Cina vengono gradualmente “sinizzati” da quando la campagna dei cosiddetti “quattro requisiti” è stata lanciata nel giugno 2018, chiedendo a tutti i luoghi di culto approvati dallo Stato di issare la bandiera nazionale, promuovere la Costituzione, le leggi e i regolamenti, così come i princìpi fondamentali del socialismo e la cultura tradizionale cinese. Successivamente, la dottrina cristiana è stata manipolata e i Dieci Comandamenti sostituiti con citazioni di Xi Jinping o altra propaganda di Stato
Il piano, emesso l’anno scorso dal Dipartimento del Lavoro del Fronte Unito (DLFU), per implementare i “quattro requisiti” in una contea nella provincia orientale dello Shandong, chiede di trasformare i luoghi di culto di località importanti in luoghi per «studiare e promuovere le linee guida politiche del PCC, le leggi e i regolamenti nazionali, i princìpi fondamentali del socialismo e la cultura tradizionale cinese». Secondo il documento, dovrebbero diventare luoghi importanti per «indurre i fedeli ad eseguire i piani e implementare le decisioni del governo».
Alla fine di agosto, il DLFU di Jinxiang, contea nella giurisdizione di Jining, nello Shandong, ha ordinato a tutte le chiese locali delle Tre Autonomie di impegnarsi nella «missione di promozione per rispondere prontamente all’appello del Partito e del governo per entrare in una nuova era ed edificare il sogno cinese all’unisono, diffondere la conoscenza delle nuove leggi e regolamenti sulla religione e i princìpi fondamentali del socialismo». Di conseguenza le chiese sono state trasformate fino a renderle irriconoscibili centri per la promozione dell’ideologia del PCC.
Video: Gli slogan: “Spirito cinese”, “Sogno cinese” e i “Regolamenti per gli affari religiosi nella provincia dello Zhejiang” sono stati esposti nella chiesa di Mashan
Poco prima di Natale, l’anno scorso, l’amministrazione della cittadina di Chumen, nella giurisdizione di Yuhuan nella provincia orientale dello Zhejiang, ha trasformato la chiesa di Mashan in un centro contro gli xie jiao. La chiesa è stata riempita di slogan di propaganda che lodano il Partito Comunista e tutti i simboli religiosi sono stati rimossi.
In ottobre i dipendenti dell’amministrazione locale hanno installato uno schermo elettronico con le parole «Lunga vita alla patria» sul muro esterno della chiesa di Qiqiutian nella via Damaiyu di Yuhuan, nello Zhejiang. Sono stati esposti altri slogan di propaganda del PCC. Un fedele della comunità ha detto a Bitter Winter che l’amministrazione ha minacciato di demolire la chiesa se avesse rifiutato di installare lo schermo.
Uno slogan, «Ama il Paese, ama la Chiesa», che rappresenta la “libertà di religione” come viene propagandata dal PCC, viene solitamente appeso al muro esterno della chiesa di Qifengwan nella contea di Luonan, nella giurisdizione di Shangluo, una città della provincia nordoccidentale dello Shaanxi. Alla fine di settembre, le parole “ama la Chiesa” sono state rimosse, come per segnalare che il PCC ha smesso di fingere che la libertà di religione esista in Cina. Neppure sulla carta o in uno schermo.
«La chiesa non è più un luogo di preghiera per noi. È diventata un’istituzione governativa» dice un fedele locale a Bitter Winter. «Il PCC invade i luoghi di culto con testi che promuovono l’ateismo e slogan che diffondono il comunismo. Vuole che tutte le religioni obbediscano al vertice del Partito, senza discutere».