Nuovi eccessi per rendere più cinesi le religioni. La statua della “Prima Guanyin dello Shandong” si fa un lifting
Li Mingxuan
Nella lotta per sopprimere le religioni, la repressione messa in atto dal PCC nei confronti dei luoghi di culto buddhisti ha causato la scomparsa di numerose statue religiose che erano collocate all’aperto. Alcune sono state distrutte con l’esplosivo mentre altre vengono nascoste al pubblico fino a quando viene presa una decisione sulla loro sorte. Per rendere i luoghi religiosi più cinesi, le divinità buddhiste vengono sostituite con le statue di Confucio (551-479) il più influente filosofo e maestro cinese.
Ma finora, nulla aveva ancora superato la creatività del PCC nel diffondere i principi della “sinizzazione” di Xi Jinping come la trasformazione di una statua buddhista che ha avuto luogo nella provincia costiera orientale dello Shandong dove le autorità hanno preso la bizzarra decisione di sostituire la testa di una statua della Guanyin, la divinità buddhista della misericordia, con quella di Confucio.
La statua si trova nel Parco della cultura popolare dello stagno dell’acqua sacra situato nella Zona di sviluppo della città di Pingdu. Nel 2001 il comitato del Partito del villaggio aveva speso oltre due milioni di renminbi (circa 300mila dollari statunitensi) per una scultura in marmo alta 21 metri della Guanyin «Sacra primavera». La statua nota come la «Prima Guanyin dello Shandong» era divenuta celebre tra i turisti e i residenti che frequentavano il luogo per bruciare l’incenso e pregare per la buona sorte.
I residenti locali hanno riferito a Bitter Winter che lo scorso autunno il segretario del Partito del villaggio li aveva messi al corrente di un ordine del governo centrale che proibiva la diffusione di attività «feudali o superstiziose», comprese le credenze buddhiste e l’adorazione della Guanyin. Così il segretario aveva detto che la statua della divinità della misericordia doveva essere distrutta.
I componenti del comitato del villaggio non volevano distruggere la statua della Guanyin, ma allo stesso tempo temevano di disobbedire ai loro superiori. Così alla fine uno di essi ha proposto questa soluzione: sostituire la testa della Guanyin con quella di Confucio. Il suo ragionamento si basava sul fatto che, essendo Confucio considerato il più importante saggio della cultura tradizionale cinese, una statua con la sua testa non sarebbe stata ritenuta superstiziosa.
Dopo oltre tre mesi di lavoro e una spesa di 400mila renminbi (circa 60mila dollari statunitensi), il risultato finale è stato straordinariamente ridicolo. La statua che si trova nel bel mezzo del parco ha la testa di Confucio e il corpo della Guanyin con la veste tradizionale della divinità buddhista e la mano destra che fa il mudra ossia un gesto in cui il pollice e il dito medio sono uniti mentre le altre dita sono estese. L’unico cambiamento apportato al corpo consiste nella sostituzione del vaso di giada nella mano sinistra della Guanyin con alcuni rotoli di strisce di bambù, il principale materiale usato per scrivere in Cina prima dell’introduzione della carta. Il fiore di loto alla base della statua e i caratteri cinesi che significavano «Guanyin della sacra primavera» sono stati rimossi e la statua inizialmente bianca è stata dipinta color bronzo.
Gli abitanti dei villaggi locali erano confusi e adirati nel vedere questo ibrido di genere, tradizioni e religioni. Alcuni si sono lamentati del fatto che, invece di compiere i loro doveri, i funzionari molestano la gente e sprecano denaro. Un abitante del villaggio ha commentato: «Proprio come all’epoca di Mao Zedong, alle persone non è permesso credere in Dio o nel Buddha, possiamo solo credere nel Partito Comunista».