Mentre il responsabile di una Chiesa domestica stava scontando la sua pena, la sua famiglia è stata salassata per pagare i suoi pasti in prigione
Nell’ottobre del 2015, Wang (pseudonimo) è stata arrestata assieme ad altre cinque persone mentre erano riunite per un incontro religioso in una Chiesa domestica a Banxi, nella provincia del Liaoning. La Wang era la responsabile di questa chiesa.
Due membri del gruppo sono stati successivamente rilasciati e gli altri quattro hanno continuato a scontare la pena nella prigione di Shenyang. Il tribunale della città li ha accusati di «avere utilizzato un’organizzazione xie jiao con l’obiettivo di ostacolare l’applicazione della legge» e condannati a tre anni e sei mesi di carcere. Xie jiao in Cina vuol dire “insegnamento eterodosso” e prendere parte a queste attività è un reato punito dall’Articolo 300 del Codice penale cinese, con sentenze che vanno da 3 a 7 anni di carcere, o anche di più.
Mentre era in prigione, la famiglia della Wang è stata obbligata a pagare 600 renminbi al mese per i pasti che consumava in carcere. A luglio l’ammontare totale di questa spesa era arrivato a 20mila renminbi, pari a 3mila dollari statunitensi. La sua famiglia ha inoltre pagato 60mila renminbi in tangenti, ma non è riuscita né a scarcerarla né a garantirle migliori condizioni di detenzione. Secondo testimonianze, le autorità hanno anche notificato alla Wang e alla sua famiglia che avrebbero dovuto pagare altri 20mila renminbi di cauzione per il suo rilascio entro sei mesi. Ciò vuol dire che alla fine della sua pena, la Wang avrà pagato oltre 15mila dollari statunitensi al governo, per aver creduto in Dio e predicato il Vangelo.
Servizio di Piao Junying