La campagna per «ripulire dalla delinquenza e sconfiggere il male» perseguita certi gruppi religiosi con le stesse tecniche della lotta al crimine organizzato
L’amministrazione della città di Shijiazhuang ha recentemente lanciato un questionario sul social network cinese WeChat il cui scopo principale è quello di incoraggiare la gente a denunciare i criminali e le Chiese cristiane.
Le autorità incoraggiano le segnalazioni, ricompensando chi fornisce informazioni con denaro contante. Una fonte governativa ha rivelato che la polizia, dopo avere verificato le informazioni ricevute, si apposta o utilizza altri metodi di rilevamento per determinare quando si svolgono le riunioni religiose e dare corso agli arresti.
I funzionari pubblici della città di Putian, nella provincia del Fujian, hanno distribuito alle famiglie opuscoli sulla campagna per «ripulire dalla delinquenza e sconfiggere il male», chiedendo loro di collaborare. La Chiesa del Dio Onnipotente (CDO), altre Chiese clandestine e il Falun Gong sono tra gli obiettivi citati dell’operazione.
A metà agosto gli abitanti delle città di Yuncheng e di Linfen, nella provincia dello Shanxi, hanno riferito che i funzionari pubblici distribuivano volantini sulla campagna porta a porta, fotografando le case di quanti sono sospettati di essere credenti e pure prendendo nota delle loro informazioni personali. Pubblicità speciali, create appositamente per questa campagna, sono nel frattempo state trasmesse in televisione e uno dei 12 annunci pubblicitari mandati in onda faceva esplicito riferimento alla repressione dei credenti.
Un funzionario governativo di Linfen ha rivelato al nostro inviato che, oltre all’arresto di attivisti e dissidenti, l’obiettivo principale dell’operazione messa in atto dal governo per «ripulire dalla delinquenza e sconfiggere il male», sono i credenti; la ricompensa per chi segnala un fedele della CDO è di 5mila renminbi. Ha poi aggiunto che questa vigorosa propaganda del governo è solo all’inizio, e che seguiranno presto operazioni di sorveglianza e di monitoraggio che si concluderanno con arresti e condanne.
Secondo quanto raccolto dai nostri informatori interni, del personale appartenente a vari dipartimenti pubblici della provincia dell’Hebei, suddiviso in gruppi da 5 a 10 persone, ha rastrellato tuti i villaggi, andando di casa in casa per indagare e interrogare i sospetti.
Gli indagati testimoniano che il personale del governo dichiara di controllare le famiglie che «hanno un sussidio minimo di sostentamento» o che sono povere, ma che il vero obiettivo sia quello di interrogare i credenti. Il modulo del questionario che tutti sono tenuti a compilare richiede che le persone indichino il proprio «credo».
Il 17 maggio, 14 segretari dei villaggi dell’area metropolitana di Baoding, nella contea di Quyang, nell’Hebei, hanno partecipato a una riunione su riduzione della povertà e protezione dell’ambiente. Quando l’incontro stava per finire, i loro superiori hanno prodotto un documento in cui veniva richiesto di indagare sui credenti di ogni villaggio, inclusi taoisti, buddisti, musulmani e cristiani.
I cristiani delle province dell’Hebei, dello Jiangxi, dello Shanxi e del Fujian hanno riferito che poliziotti sono entrati nelle loro case per indagare e per domandare nominativi e altre informazioni personali degli inquilini. Gli agenti hanno detto che i consumatori di droga, i venditori dei sistemi di multi-level marketing e i credenti sono tutti obiettivi dell’indagine.
Servizio di Lin Yijiang