Il governo cinese continua a reprimere la libertà di credo, garantita dalla Costituzione del Paese, intensificando le attività antireligiose nelle scuole. A febbraio, il ministro dell’Istruzione ha ordinato ai propri dipartimenti di prestare particolare attenzione all’educazione morale degli studenti delle scuole elementari e medie, nonché alla formazione politica del personale. Nel 2017, alle scuole superiori del Paese è stato proibito di festeggiare il Natale.
Bitter Winter sta ricevendo numerose segnalazioni di ispezioni severe atte a valutare la fede degli studenti e il loro indottrinamento all’idea «credete solo nel Partito», ispezioni che stanno avvenendo nelle scuole di tutta la Cina. Ecco alcune di quelle più recenti.
Alla fine di marzo, l’Università della Scienza e della Tecnologia di Liaoning ha imposto a tutti gli studenti di compilare un questionario sulla propria religione. Gli studenti sono stati poi convocati in un ufficio a gruppi di quattro e interrogati sullo stesso argomento. Quanto detto da uno studente sulla “libertà di credo” ha spinto uno degl’insegnati a rimproverarlo: «Questo dimostra che hai un problema ideologico! In Cina non esiste alcuna libertà di credo! Se si scopre che pratichi una religione, vieni espulso!».
Nel pomeriggio dell’8 marzo, gli insegnanti di una scuola primaria di Shenyang hanno detto agli studenti che è proibito partecipare a qualsiasi attività religiosa durante le feste.
Alla fine di marzo, nella scuola media della contea di Xifeng, dipendente dalla città-prefettura di Tieling, nella provincia del Liaoning, un insegnante di educazione morale e ideologica ha spiegato alla classe che in Cina è consentito credere solo nel Partito Comunista Cinese (PCC) e proibita qualsiasi religione. Confusi, alcuni studenti hanno chiesto conto all’insegnante della garanzia che la Costituzione offre alla libertà di credo, sentendosi rispondere che la Costituzione è solo uno specchietto per le allodole riservato agli stranieri.
Il 23 maggio, in una sala per riunioni di una scuola della provincia del Liaoning, la polizia ha proiettato per gli studenti un film promozionale intitolato Le masse non devono credere in Dio, dicendo loro di opporsi a qualsiasi credo religioso.
In aprile, gli insegnanti di una scuola primaria della città di Diaobingshan hanno chiesto agli studenti di compilare un questionario molto dettagliato sulla fede che conteneva domande come: «Hai mai letto libri sulla fede? Hai mai visto libri sulla religione? Qualcuno dei tuoi parenti ‒ madre, padre, zia paterna, zia materna, nonno paterno, nonna paterna, nonno materno, nonna materna, zio materno o zio paterno ‒ è religioso? Se qualcuno della famiglia lo è, spiega perché. Hai mai sentito parlare di fede da qualcuno esterno alla tua famiglia? Qualcuno ha mai tentato di convertirti? Qual è la tua idea di fede religiosa?»
L’uso di questionari per scoprire i credenti è un vecchio trucco che il PCC usa da anni. Nel 2013, la scuola primaria Sugar Factory del distretto di Hunnan della città di Shenyang offrì una ricompensa a tutti coloro che avessero segnalato membri credenti della propria famiglia. In questo modo, utilizzando i metodi del periodo della Rivoluzione Culturale, e giocando sull’ingenuità e sulla natura competitiva dei ragazzi, il PCC tenta di acquisire parecchie informazioni sui cristiani.
Nel 2014, gli insegnanti della scuola media n. 60 della città di Shenyang, hanno detto agli studenti che lo Stato non permette ai giovani di avere un credo religioso e che a ai credenti non sarebbe stato consentito frequentare la scuola. Gli insegnanti hanno anche mostrato agli studenti un film antireligioso prodotto dal PCC onde incoraggiarli a sorvegliarsi a vicenda, segnalando i membri credenti delle loro famiglie.
Nell’ottobre 2016, gli insegnanti della scuola elementare centrale Chyenxiang, nel distretto Sujiatun della città di Shenyang, hanno chiesto agli studenti di inginocchiarsi per pregare: era un test per verificare se avessero capito cosa significhi credere in Dio e pregare. Poi hanno chiesto se i loro genitori fossero credenti. Un mese dopo, nella scuola è arrivata la polizia a osservare gli studenti: chi avesse reagito in maniera insolita sarebbe stato sospettato di essere credente e si sarebbe visto indagare i propri familiari.
A metà aprile, gli insegnanti della scuola primaria sperimentale di Taonan, nella provincia dello Jilin, hanno fatto scrivere agli studenti dalla quarta classe in su un saggio di denuncia della fede, Il campo di battaglia senza fumo. Il saggio doveva essere diviso in tre parti. Nella prima gli studenti dovevano descrivere i danni che la fede causa, nella seconda cosa succede a chi crede e nella terza quale fosse il loro atteggiamento personale verso la fede. Agli studenti è stato chiesto di compilare tutte e tre le sezioni, firmando con il proprio nome. Poi i saggi sono stati affissi nel corridoio della scuola.
Servizio di Piao Junying