Le autorità provinciali dell’Henan stanno conducendo una valutazione completa dei pastori delle Tre Autonomie, per liberarsi di quelli “non patriottici”
Jiang Tao
Le autorità cinesi stanno applicando gli standard di appartenenza al Partito Comunista per sottoporre ad analisi i pastori della Chiesa delle Tre Autonomie, controllata dal governo, allo scopo di costituire un corpo di clero “rosso”, fedele agli ideali del Comunismo e seguace senza esitazione della politica di “sinizzazione” promossa da Xi Jinping.
Intervistati da Bitter Winter, alcuni pastori della Chiese protestanti, approvate dallo Stato, della provincia centrale dell’Henan hanno affermato che le pratiche in vigore per valutare i pastori non hanno nulla a che fare con la religione. L’unico criterio che viene tenuto in considerazione è la conoscenza che i pastori hanno dell’ideologia e delle politiche del PCC. A partire dalle domande per la valutazione fino alla composizione delle squadre di esaminatori, il Partito mantiene una presa ferma su chi è autorizzato a predicare nell’ambito della Chiesa delle Tre Autonomie. I pastori temono che le chiese, in Cina, prima o poi diventino agenzie per la propaganda politica del PCC.
Saranno ammesse solo le risposte in linea con l’ideologia del Partito
Un pastore della città di Xinmi, nell’Henan, ha riferito che la decisione di valutare ciascun predicatore di questa Chiesa è stata presa nel corso di una riunione indetta dall’allora Ufficio per gli affari religiosi della provincia dell’Henan nell’agosto del 2019 (più tardi, nello stesso anno, questa istituzione ha cambiato nome in Ufficio per gli affari etnici e religiosi).
All’inizio di settembre, l’Ufficio ha stabilito che dovessero essere utilizzati due criteri di valutazione: le competenze in termini di predicazione e la conoscenza politica, con punteggio di 30 punti per la prima parte e 70 per la seconda, con la sicurezza che solo le persone ideologicamente formate potessero effettivamente predicare.
Per quanto riguarda la prima parte, ciascun partecipante deve scrivere la bozza di un sermone, il cui contenuto deve comprendere temi di politica nazionale, cultura tradizionale e i valori centrali del socialismo. È vietato usare nel sermone argomenti quali la vita eterna, il paradiso e l’inferno e simili.
Per valutare la posizione dei pastori dal punto di vista politico, l’Ufficio per gli affari religiosi ha predisposto un questionario. Il pastore di Xinmi ci ha riferito che, per passare il test di politica, il candidato deve avere familiarità con la terminologia e i dogmi politici usati dall’Ufficio per gli affari religiosi. Per esempio, alla domanda: «Come consideri il fatto che la bandiera nazionale venga issata sulle chiese?», la risposta deve essere: «Senza bandiera nazionale, non vi sarebbe patriottismo. Il popolo deve amare il proprio Paese, prima di amare la religione».
Alla domanda su come i candidati vedano le relazioni fra Chiesa e politica, per ottenere un punteggio alto si deve rispondere che senza il Paese non esisterebbe la Chiesa.
Ecco altri esempi di risposte “corrette” fornite dal pastore:
Domanda: Come consideri la cerimonia di pulizia delle tombe e l’offerta di sacrifici agli antenati? [La tradizione della pulizia delle tombe è stata osservata dai cinesi di etnia han per più di 2.500 anni, a dimostrazione di pietà filiale, una delle virtù secondo il confucianesimo].
Risposta: Fa parte della cultura tradizionale cinese; i cristiani possono pulire le tombe e offrire sacrifici agli antenati, non è contro la Bibbia.
Domanda: Perché i minorenni non possono andare in chiesa?
Risposta: È una indicazione politica nazionale; non permettere che i bambini entrino in chiesa significa garantire loro salute fisica e mentale.
Un pastore proveniente dalla città di Xinzheng, sottoposto alle prove di valutazione il primo aprile di quest’anno, ha ricordato che per quanto riguarda la parte del test a proposito della predicazione, ha dovuto comporre un sermone sull’argomento «I cristiani devono amare il proprio Paese». Questo è ciò che ha detto nel corso della prova: «Devi avere un Paese, prima di poter avere una casa. Il tema e lo spirito del XIX Congresso Nazionale del PCC consiste nel ricordare l’intenzione iniziale e non scordare la missione. Persone come Hua Mulan e Lei Feng hanno sacrificato la vita per amore del proprio Paese. Sono un esempio per noi». Con i riferimenti a Hua Mulan (una leggendaria guerriera cinese dei secoli IV-V) e Lei Feng (una leggenda comunista quasi mitica, soldato dell’Esercito di liberazione, spesso usato dalla propaganda cinese quale esempio di cittadino modello), il pastore si è assicurato di toccare i tasti giusti con l’Ufficio per superare la valutazione.
Un altro pastore, esprimendo la propria sensazione di impotenza, ha commentato: «In realtà, il test per il certificato di predicazione è usato per esaminare i candidati rispetto al loro pensiero politico. I funzionari del governo non comprendono la Bibbia. Finché aduli il Partito Comunista e lo appoggi, puoi superare la prova di valutazione. Altrimenti, non importa quanto tu sappia parlare bene dei testi biblici, sarebbe comunque inutile».
Molti pastori sono stati licenziati
Secondo un pastore proveniente dalla città di Luoyang, tra l’agosto e il novembre 2018 la sezione municipale dell’Ufficio per gli affari religiosi ha sottoposto a valutazione i pastori dei distretti di Chanhe, Xigong e Luolong. Potevano parteciparvi solo i pastori con meno di sessant’anni, in possesso di un diploma di scuola superiore.
L’uomo ci ha raccontato che tre dei cinque esaminatori erano funzionari governativi, mentre gli altri due provenivano dai Due Consigli Cristiani Nazionali, per avere la certezza che i funzionari del Partito avessero il potere decisionale. Su più di ottanta pastori esaminati nel distretto di Luolong, quasi 50 non hanno superato il test e il loro certificato di predicazione è stato quindi revocato.
Nella città di Xinzheng, solo 58 pastori su 100 hanno superato la prova di valutazione, organizzata a fine agosto dall’Ufficio per gli affari religiosi e dal Dipartimento del lavoro del Fronte Unito nella Sias Yufu Church. Un pastore del luogo ha raccontato a Bitter Winter che nonostante molti di loro fossero ben preparati sulla Bibbia, hanno ricevuto un punteggio basso nella sezione politica dell’esame, così che si sono visti revocare il certificato di predicazione. I 58 pastori promossi hanno dovuto sostenere un nuovo esame questo mese. Non si sa ancora quanti di loro l’abbiano passato.
Un pastore di circa ottant’anni ha affermato che lo scopo della valutazione da parte del governo è trovare l’occasione per licenziare i pastori anziani e chi non obbedisse al Partito Comunista. «Il governo ha l’obiettivo di formare pastori giovani per indottrinarli e infiltrarli, in modo che facciano uso dei sistemi del PCC quando tengono sermoni in occasione dei raduni religiosi e, in definitiva, che diventino più che disposti a servire il Partito», ha commentato.