La formazione data dalle autorità enfatizza l’”anti-infiltrazione”, imponendo ai responsabili delle chiese di «liberarsi dalle catene della teologia occidentale»
L’11 marzo Xu Xiaohong, presidente della Commissione Nazionale del Movimento patriottico delle Tre Autonomie delle Chiese protestanti in Cina, ha affermato durante una riunione che le chiese devono portare il nome Zhong [“Cina”] e non Xi [“l’Ovest”]. Ha aggiunto che i simboli delle religioni straniere devono essere rimossi e ha criticato le forze occidentali anti-cinesi perché usano il cristianesimo allo scopo di influenzare l’ordine sociale nel Paese e persino di sovvertire il regime.
Le autorità, inoltre, hanno promosso con forza questo concetto nella loro formazione destinata al personale ecclesiastico.
Un pastore della Chiesa delle Tre Autonomie ha fornito a Bitter Winter dei materiali interni che riguardano la formazione a livello di tutta la provincia del personale ecclesiastico approvato dal governo, condotta dalle autorità della provincia nordorientale del Liaoning.
Secondo questi materiali formativi, le autorità affermano che «forze ostili, sia interne sia straniere, stanno tentando di volgere le figure religiose e le masse in forze che si oppongono al Partito e al governo» e che «questa è una sfida politica di livello superiore». Le autorità proclamano inoltre che le forze straniere stanno usando diverse modalità per dare manforte alle Chiese domestiche e che «Gli Stati Uniti sono la sorgente, la Corea del Sud l’avanguardia, Hong Kong la testa di ponte». Affermano poi che i Paesi occidentali usano il cristianesimo per infiltrarsi e «dare vita al pluralismo politico».
I materiali formativi, inoltre, sostengono che le autorità sono convinte che le attività religiose sul web siano la via principale per l’infiltrazione e che occorra prendere misure atte a tenere questo fatto sotto controllo.
Le autorità sottolineano in modo particolare il fatto che, allo scopo di “de-occidentalizzarsi”, «i cristiani devono liberarsi dalle catene della teologia occidentale» e conformarsi alla storia culturale cinese.
Secondo un predicatore appartenente alla Chiesa delle Tre Autonomie che segue questa formazione, vi sono inclusi molti contenuti “sinizzati” e “laici”, tra cui storia cinese, economia sociale, gestione della chiesa e istruzioni per combinare la Bibbia con la dottrina del confucianesimo.
Un altro pastore che segue la formazione al seminario Olive Hill della città di Harbin, capitale della provincia nordorientale dello Heilongjiang, ha raccontato a Bitter Winter che il governo ha organizzato per gli studenti la visita al tempio di Confucio, al Giardino commemorativo dei martiri e al Museo della storia, e ha ordinato che guardino un “film rosso” (cioè un film patriottico) ogni mese.
«Avvertiamo molta pressione quando teniamo i sermoni, ora. Se non diciamo la cosa giusta, gli incaricati dell’Ufficio per la sicurezza dello Stato possono dire che siamo andando contro il governo», ha affermato il pastore. «Tutti gli argomenti dei sermoni devono essere sottoposti alla revisione dell’Ufficio per gli affari religiosi. Se non è approvato, non possiamo tenere il sermone. Come da indicazioni governative, la cultura cinese deve esserne parte. Nelle chiese delle Tre Autonomie, è così che dobbiamo parlare della Bibbia, perché potrebbero essere presenti spie del PCC. Non appena scoprissero che i contenuti del sermone non sono in linea con quanto indicato a livello nazionale, saremmo puniti severamente. Potrebbero revocare a vita il nostro status ecclesiastico, così che non potremmo svolgere l’attività di pastore in alcuna chiesa».
Un altro pastore della Chiesa delle Tre Autonomie, che sta seguendo la formazione, ha affermato che il governo sta imponendo che siano integrati in ogni contesto gli elementi cinesi, «dagli inni, agli abiti, all’architettura della chiesa. Chi non seguisse le normative del governo, sarà punito».
Ha aggiunto che, in quanto cristiani, tutti sanno che inchinarsi alla maniera cinese, bruciare incenso e fare offerte sono tutti atti di adorazione di divinità false, che offendono il vero Dio. Ora, però, il PCC non permette che i pastori predichino secondo la Bibbia. Invece, devono seguire l’etichetta cinese e affermare che questi atti di idolatria sono un modo per commemorare i defunti.
«Così facendo, il governo in realtà distorce la Bibbia, [dicendo che] sarebbe meglio seguire l’andazzo del mondo e comportarsi come gli atei. Adesso, alcune grandi chiese di Harbin hanno iniziato a tenere sermoni secondo questa modalità», ha raccontato il pastore.
Servizio di Zhou Hua