Tutti, dagli alunni delle scuole materne agli studenti delle superiori, devono abbracciare l’obbligatoria e onnipresente dottrina «ama il partito»
di Wang Yong
Ogni sabato pomeriggio il quieto week end di una comunità residenziale di Hangzhou, la capitale della provincia dello Zhejiang, sulla Costa orientale, viene interrotto dalle note dell’inno nazionale.
Uscendo dalla propria camera uno studente delle superiori che vive nella comunità dice infastidito: «Mi sta facendo impazzire».
Il ragazzo se n’è lamentato con la madre: «Adesso a scuola dobbiamo cantare l’inno nazionale sia a mezzogiorno sia la sera durante lo studio individuale. Quando finalmente torno a casa, devo anche qui ascoltare l’inno nazionale. Come mai sento i canti comunisti ovunque io vada? Mi riempiono la testa e inconsciamente li canticchio pure: non riesco infatti a liberarmene. Sono diventato un po’ nevrotico e non riesco a rilassarmi per poi fare i compiti».
La madre del ragazzo era perplessa e non sapeva come aiutarlo, giacché a propria volta disturbata dalla costante intrusione dei canti patriottici nella vita quotidiana.
A Bitter Winter la donna ha detto: «Il Partito comunista è davvero impazzito. Gli inni rossi sono cantati ovunque, a scuola, al lavoro e in strada. I social media traboccano di canti comunisti e di propaganda. Anche quando le persone guidano e vorrebbero ascoltare alla radio musica rilassante vengono trasmessi inni patriottici. Noi adulti e anche i nostri figli ne siamo sommersi».
Il presidente Xi Jinping ha proclamato: «L’istruzione sulla tradizione rivoluzionaria deve iniziare dai bambini. Non dobbiamo limitarci a indottrinarli con la conoscenza, ma anche coltivare con forza le opinioni in modo che il gene rosso scorra nel loro sangue e penetri nei cuori».
L’iniziativa del presidente per potenziare l’istruzione alla “cultura rossa” è stata implementata con forza e ora coltivare sentimenti patriottici e di «amore per il partito» nei giovani è diventato uno degli obiettivi primari del regime.
L’ufficio per l’istruzione della città di Jiaozhou, nella provincia orientale dello Shandong, ha redatto un libro di testo per la scuola media intitolato Trasmetti geni rossi e sviluppa la forza dei giovani. Nella prefazione del testo si dice: «Formati dal pensiero del presidente Xi Jinping sul socialismo con caratteristiche cinesi per una nuova era […] guidiamo gli studenti rafforzandone i sentimenti di “amore per il Partito e per il Paese” affinché obbediscano al Partito e lo seguano risolutamente facendo in modo che grandi ideali e pensieri si radichino profondamente nelle loro menti».
Quest’anno il colore rosso è particolarmente in voga. Il 1° ottobre è stato celebrato il 70° anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese mentre la propaganda e altre attività a sfondo ideologico permeano la vita delle persone.
Un genitore di un allievo residente nella provincia sudorientale dello Jiangxi ha riferito a Bitter Witter che, in occasione della Festa Nazionale, come compito a casa i bambini hanno dovuto assistere alla parata militare e ascoltare il discorso di Xi Jinping. Il genitore ha aggiunto: «Ai genitori è stato chiesto di scattare fotografie e di condividerle con la classe. I bambini che non hanno svolto questo compito potrebbero essere puniti fisicamente».
Incredibilmente anche i bambini devono essere formati nella “cultura rossa” fin dai primi giorni della scuola materna.
Un insegnante di scuola materna della città di Yichun nella provincia dello Jiangxi ha detto: «I bambini piccoli vengono indottrinati anche se non capiscono nulla. Piangono e singhiozzano perché per bambini della loro età l’indottrinamento obbligatorio è troppo duro».
Il 28 settembre il Cambridgeshire Bole Etiquette Kindergarten nella città di Fengcheng, nello Jiangxi, ha organizzato un’attività a tema dedicata a genitori e figli intitolata Marcia dell’Esercito rosso. Tutti dovevano indossare uniformi militari e i genitori hanno dovuto farsene carico.
Uno dei genitori ha commentato: «Questa attività si è svolta in un clima torrido per farci dimostrare lealtà al Partito, ma in realtà per i bambini non significa nulla».
Nella città di Changyi, nella prefettura di Weifang nello Shandong, in occasione della Festa nazionale ai bambini di un asilo è stato assegnato il compito di apprendere le tradizioni degli eroi rivoluzionari e così i genitori hanno dovuto portare i loro figli di 3 anni in una ” base per l’istruzione rossa”.
Per i bambini che frequentano questo asilo è obbligatorio fare l’alza bandiera e cantare l’inno nazionale. Alcuni genitori sono arrabbiati perché l’istruzione dei loro bambini inizia con l’indottrinamento obbligatorio e ritengono che ciò costituisca un ritorno ai tempi della Rivoluzione Culturale.