Poiché il controllo sui credenti è divenuto uno dei compiti principali per le autorità locali, il loro lavoro è strettamente monitorato e valutato
Li Changshan
Il governo centrale sta esercitando molta pressione sulle amministrazioni di contee, borghi e villaggi perché aumentino i loro sforzi nello sradicamento delle religioni, richiedendo a ogni funzionario incaricato di firmare una “dichiarazione di responsabilità per il lavoro sulla religione”. Chi non fosse abbastanza scrupoloso e risoluto incorrerà in una punizione.
Niente croci, né sulle tombe né in casa
Le autorità della città di Sanmenxia, nella provincia centrale dell’Henan, hanno emesso un documento che stabilisce che «la gestione degli affari religiosi sia inclusa nelle responsabilità lavorative e nel sistema di premio/punizione dei “due comitati” di ciascun villaggio (per esempio il Comitato di sezione del Partito e il Comitato di villaggio)», a ogni grado di comando. Il documento stabilisce che «A chi fosse poco zelante nello svolgimento dei propri compiti di lavoro sulla religione, o il cui fallimento nell’applicarsi alla campagna speciale provocasse il protrarsi di problemi irrisolti, saranno attribuite gravi responsabilità, secondo le leggi vigenti».
Il 20 febbraio alcuni funzionari del borgo di Yinhao, sotto l’amministrazione della contea di Mianchi, a Sanmenxia, hanno condotto una verifica del lavoro sulla religione nelle zone comprese nella giurisdizione. Passando per il villaggio di Zhuangping, hanno trovato una croce su una tomba. Hanno rinvenuto inoltre un distico cristiano che non era stato strappato via, a casa di uno degli abitanti del villaggio. Il sindaco del borgo era furibondo e ha comminato una multa di 500 renminbi (circa 75 dollari statunitensi) ciascuna a tre persone (tra cui il segretario di Partito del villaggio), con l’accusa di «proteggere la religione».
Poco tempo dopo, i funzionari dell’amministrazione del borgo hanno trovato un distico cristiano esposto a casa di uno degli abitanti del villaggio di Sizhuang. Il funzionario di villaggio in carica ha ricevuto una multa pari a 2mila renminbi (circa 295 dollari), il segretario di Partito ne ha ricevuta una di 800 renminbi (circa 75 dollari) e il direttore del comitato di sorveglianza per gli affari del villaggio una di 200 renminbi (circa 30 dollari).
Un distico cristiano è stato trovato anche in una casa disabitata nel villaggio di Xichengnan, nel medesimo borgo, e il capo del villaggio e il segretario del Partito sono stati costretti a leggere in pubblico una dichiarazione di autocritica, come punizione.
«In questo momento, quella di sopprimere la religione è la priorità assoluta. Se c’è una larga crepa nel muro, come è possibile che il governo non se ne accorga? Se c’è un distico esposto all’ingresso, aprono subito gli occhi e lo vedono! Costoro non fanno il proprio dovere!», si è lamentato uno degli abitanti.
Un altro ha sottolineato: «È una politica dura. Se esponi un distico cristiano, sarai multato o arrestato. Faranno altre ispezioni in futuro. Se sorge qualche problema, persino il capo della municipalità potrebbe non riuscire a tenersi il posto. Poiché ogni livello di comando fa pressione sul successivo, saranno puniti tutti!».
In marzo, nel distretto di Suiyang della città di Shangqiu, nell’Henan, due funzionari del villaggio sono stati multati, dopo che sono stati rinvenuti una croce ricamata a mano e un dipinto di una croce a casa di alcuni fedeli della Chiesa delle Tre Autonomie, approvata dal governo.
Fai presto o perdi il posto
Un funzionario della Zona di dimostrazione dell’integrazione urbano/rurale di Shangqiu è stato sospeso per sei mesi, che dovrà «dedicare alla riflessione su se stesso», per non aver provveduto con prontezza a far demolire tre statue buddhiste, come gli era stato ordinato dai superiori. Le statue alla fine sono state abbattute.
Intanto, un segretario di sezione del Partito di un villaggio della città di Taizhou, nella provincia costiera orientale dello Zhejiang, ha ricevuto ordine dai superiori di demolire i templi esistenti e di bloccarne nuove costruzioni. Il funzionario non ha fatto distruggere tutti i templi nel tempo prestabilito. «Questa è l’ultima dimora spirituale degli abitanti del villaggio», ha detto, ma l’ha pagata cara. Due settimane dopo, il suo lavoro è stato giudicato «insoddisfacente» ed è stato rimosso dal suo ufficio, nel gennaio di quest’anno. I superiori hanno affermato pubblicamente che il suo «discorso e il suo comportamento hanno violato gravemente la disciplina politica» e che «hanno avuto un impatto negativo».