L’11 maggio la polizia del Partito Comunista ha fatto irruzione in una chiesa cattolica della città di Helong, nella contea di Nong’an, nella giurisdizione della città sub-provinciale di Changchun della provincia dello Jilin, e ha arrestato nove suore. Dal momento dell’irruzione, la chiesa, che fa parte della cosiddetta Chiesa Cattolica “sotterranea” fedele al Vaticano, è sotto sorveglianza e la comunità non può più assistere alle funzioni religiose.
Alle 10 del mattino le suore stavano suonando le campane al secondo piano della chiesa, prima di entrare per la lettura della Scrittura. All’improvviso, otto agenti della stazione di polizia di Helong hanno fatto irruzione, gridando che si trattava di un’assemblea illegale. Quindi hanno arrestato le nove suore presenti e le hanno condotte al comando su un furgone. È stata anche confiscata una scatola di libri religiosi.
Alla stazione, gli agenti hanno interrogato le suore una dopo l’altra prendendo appunti dettagliati su di loro, sui loro recapiti e sulla loro fede. Ne hanno pure registrato le impronte digitali e le hanno filmate. Quando hanno saputo che le suore erano state arrestate, i fedeli della chiesa hanno fatto di tutto per tentare di liberarle. La sera, alle 8, le suore sono state rilasciate. «Adesso che tornate, non potrete più tenere alcun incontro religioso. Se lo farete, vi arresteremo di nuovo!”, hanno minacciato i poliziotti alle suore che se ne andavano.
Suor Lan He ha raccontato che, dopo l’arresto delle consorelle, i tavoli e le panche usati per le attività e per la Messa sono stati portati via. I poliziotti sono infatti tornati in chiesa altre volte per infastidire le suore e per controllarle, andandosene solo dopo avere ottenuto l’assicurazione che la chiesa non stesse più organizzando alcuna funzione religiosa. Un’altra suora ha riferito a Bitter Winter che, il 25 maggio, la polizia l’ha chiamata per interrogarla sul fondatore della chiesa, Han Jingtao, che ha 97 anni, che è stato arrestato tre volte e che per la sua fede ha passato 30 anni in carcere.
Due delle suore arrestate sono state obbligate a lasciare la provincia dello Jilin per tornare alle proprie città natali. La polizia continua a monitorare attentamente la chiesa, che ha quindi dovuto sospendere le attività: i sacerdoti e i diaconi sono impossibilitati a celebrare la Messa nella chiesa e la comunità non ha modo di frequentare funzioni religiose.
Servizio di Piao Junying