Il governo punta sulle scuole elementari e superiori per insegnare agli studenti che l’ateismo, e non la religione, è il sistema migliore di credenze
Il Partito Comunista Cinese (PCC) indottrina i giovani per boicottare la religione nei campus scolastici. Per farlo si avvale dei consueti strumenti consistenti nel minacciare e nell’intimidire le persone onde raggiungere l’obiettivo finale, che è lo sradicamento della religione. Bitter Winter ha ricevuto diverse testimonianze sul crescente atteggiamento antireligioso che si sta diffondendo nelle scuole di tutte le province della Cina.
Per impedire agli studenti di partecipare ad attività religiose, alla fine di ottobre il Dipartimento dell’educazione del distretto di Heping, a Shenyang, una città nella provincia nordorientale del Liaoning, ha emanato un decreto che proibisce l’insegnamento della religione nei campus scolastici posti nella sua giurisdizione, vietando persino agli studenti di avere credo religiosi. Il PCC vuole dunque che gli educatori organizzino cerimonie per l’alzabandiera e lezioni a tema finalizzate ad armonizzare le idee degli studenti con la linea del Partito.
Gli insegnanti di una scuola della città di Yingkou, sempre nel Liaoning, hanno ricevuto, su WeChat, un messaggio dai loro superiori che chiede se nelle classi vi siano studenti credenti. Il messaggio aggiunge: «Se ve ne sono, si prega di contattare i genitori per avere conferma che lo studente sia davvero credente». Gli insegnanti sono stati inoltre incaricati di informare i genitori degli studenti credenti che la scuola avrebbe riferito questa informazione alle autorità.
Nella Cina nord-occidentale, il preside di una scuola nel distretto di Anning della città di Lanzhou, capitale della provincia del Gansu, intervenendo alla cerimonia d’inizio anno scolastico che pubblicizzava lo spirito del XIX° Congresso nazionale del PCC, ha chiesto agli studenti di promettere amore al Partito e alla nazione.
Il 20 settembre tutti gli insegnanti e gli studenti di una scuola media nella contea di Yongdeng, dipendente dalla città di Lanzhou, in tutto circa 1500 persone, si sono riuniti davanti al quartiere didattico dove due agenti di polizia e il preside della scuola stavano seduti di fronte al palco.
Un agente di polizia ha detto ai bambini: «Se scoprite qualcuno che crede in Dio, lo dovete segnalare immediatamente all’Ufficio per la sicurezza pubblica. La ricompensa per aver segnalato un credente è di mille renminbi [circa 146 dollari statunitensi], la ricompensa per aver segnalato il responsabile di una chiesa va da 10mila a 40mila renminbi [da 1.500 a circa 5.840 dollari]. Se vostra madre o vostro padre sono credenti, segnalateli immediatamente. Se incontrate uno sconosciuto che sta predicando, chiamate il 110 [il numero della polizia cinese] e segnalatelo immediatamente».
Durante una riunione scolastica per insegnanti e studenti tenutasi in ottobre, il preside di una scuola media dello Zhejiang, una provincia della Cina orientale, ha dichiarato: «Il governo ha già classificato il Falun Gong, il cattolicesimo e il cristianesimo come xie jiao: a queste religioni non dovete credere, dovete credere soltanto nel Partito Comunista».
I genitori cristiani si sono molto preoccupati e uno di loro ha commentato che l’indottrinamento «con questo tipo di ideologia atea» lascerà nei bambini «pregiudizi mentali contro la religione».
In settembre, il preside di una scuola media nella città di Huaibei, nell’Anhui, una provincia confinante con lo Zhejiang, ha chiesto che tutti gli studenti e gli insegnanti della scuola segnalassero i propri parenti credenti, avvertendoli che i credenti o coloro che sono imparentati con dei credenti sarebbero stati espulsi.
Il preside di una scuola elementare della città di Bozhou, nell’Anhui, è stato ancora più diretto e ha detto: «I dirigenti del Comitato centrale hanno detto che se credi in Dio, che tu sia un bambino, un adulto o una persona anziana, sarai arrestato e mandato in carcere».
A metà settembre, diversi agenti di polizia hanno indagato per tre giorni sulle credenze religiose degli studenti di una scuola elementare di Bozhou. Secondo uno degli studenti, i poliziotti hanno usato denaro e merendine per indurre i bambini delle scuole elementari del primo e del secondo anno a dire se i loro genitori fossero credenti. Hanno perfino tentato di convincerli a collaborare con le indagini sulle fedi, denunciandosi l’un l’altro.
All’inizio di giugno 2018, uno studente della scuola primaria della città di Zhangye, nel Gansu, ha visto in aula un grande cartello verde con su scritti i nomi di una decina di gruppi religiosi, tra cui il Falun Gong, gli Shouters e la Chiesa di Dio Onnipotente. Sul cartello erano anche riportate alcune informazioni su questi gruppi, compresi i casi di persone religiose che sono state perseguitate a morte in quanto etichettate dal PCC come seguaci di uno xie jiao.
L’insegnante ha detto: «Studenti, qualunque cosa facciate, non credete in nessun Dio o spirito perché sono tutti finti e immaginari. Queste persone sono state incarcerate per aver creduto in Dio e hanno meritato di morire! Se vedete qualcuno che crede in Dio, avete il dovere di segnalarlo per dimostrare la vostra lealtà allo Stato».
Servizio di Piao Junying