Per “sinizzare” la religione, le Chiese controllate dal governo propongono libri sulla “rivoluzione rossa”, biografie dei leader e altri testi non religiosi
In una chiesa delle Tre Autonomie che si trova nella città di Anshan, nella provincia del Liaoning, nel nord-est della Cina, c’è una stanza di 20 metri quadrati (circa 215 piedi) che viene utilizzata come biblioteca per promuovere l’educazione dei fedeli. In questa stanza ci sono quattro panche e su ciascuna possono sedersi quattro o cinque persone.
Negli ultimi mesi gli scaffali della biblioteca sono stati riforniti con ogni tipo di libro laico, tra cui le biografie del presidente Mao, di Zhou Enlai e di altri leader comunisti cinesi una collezione di libri sulle battaglie della Seconda guerra mondiale e sulla “rivoluzione rossa”, il Classico dei Tre Caratteri (un testo per bambini sul confucianesimo), poesia delle dinastie Tang e Song, e così via.
«Questi libri sono stati distribuiti dall’amministrazione del borgo il 2 dicembre 2018. Ci sono 500 testi e i fedeli possono prenderli in prestito e leggerli a loro piacimento, proprio come in una biblioteca», ha affermato il responsabile della chiesa.
Alcuni dei fedeli sono convinti che le autorità sfruttino la biblioteca per indottrinarli utilizzando metodi soft, mettendo cioè sullo stesso piano, in modo sottile, la religione da un lato, la Rivoluzione e il Partito dall’altro.
All’incirca nello stesso periodo anche una chiesa delle Tre Autonomie in un altro distretto di Anshan ha ricevuto 500 libri non religiosi da parte di dipartimenti governativi. A consegna avvenuta, il responsabile della chiesa ha ricevuto l’ordine di girare un video e d’inviarlo al direttore della sezione locale dell’Ufficio per gli affari religiosi.
Introdurre nelle chiese libri non religiosi fa parte della campagna nazionale dei “quattro requisiti”, pensata per promuovere la “sinizzazione” della religione. Lanciata nel giugno 2018, la campagna impone alle comunità religiose di svolgere la cerimonia rituale dell’alzabandiera e di cantare l’inno nazionale, di promuovere la costituzione e le leggi cinesi, i «Valori centrali del socialismo» e «l’eccellente cultura tradizionale cinese».
Alcuni credenti del posto hanno riferito a Bitter Winter l’ordine impartito dalle autorità ai ministro di culto e ai fedeli del coro delle chiese delle Tre Autonomie di tutta la provincia del Lianing, controllate dal PCC, di recarsi nella capitale provinciale il 20 e 21 di gennaio per prendere parte a un’esibizione e cantare l’inno nazionale.
Quando una di queste chiese, nella città di Tieling, ha ricevuto l’indicazione di parteciparvi, molti dei fedeli si sono opposti a quest’idea e hanno rifiutato.
Uno di loro, che ha più di sessant’anni, ha affermato che il Partito sta facendo uso di metodi inconsueti per indottrinare i credenti. Così facendo, si impedisce che le persone credano in Dio. Alla fine, possono credere solo nel Partito Comunista.
Video: Una chiesa delle Trea Autonomie ha ricevuto dei libri da parte del governo
Servizio di Yang Xiangwen