Anche le attività più ordinarie e addirittura umanitarie, se associate alla missionarietà, sono considerate illegali e proibite
Zhou Hua
Indice: Vietata l’assistenza dopo il terremoto – Proibiti gli aiuti sanitari – Anche i biglietti da visita sono considerati illegali – La predicazione di Vangelo nei campus è vietata
Vietata l’assistenza dopo il terremoto
Per il timore di una diffusione ancora più ampia del cristianesimo nel Paese, il PCC ha preso misure estreme nel corso degli anni per dare una stretta a ciò che considera attività religiose, per esempio l’aiuto umanitario alla popolazione in stato di crisi.
Dopo che il 20 aprile 2013 un terremoto di magnitudo 7.0 ha colpito la città di Ya’an, nella provincia sudoccidentale del Sichuan, i cristiani si sono mossi immediatamente per portare aiuti. Hanno inviato cibo e abiti, hanno istituito corsi di recupero gratuiti nelle aree vittime del disastro e hanno aiutato nel lavoro gli abitanti dei villaggi.
La loro bontà ha favorito la diffusione del Vangelo, proprio ciò che il PCC aveva sperato di evitare. La gente del posto ha apprezzato gli sforzi dei cristiani e nel giro di pochi anni il Vangelo si è piano piano diffuso nella zona. Purtroppo era proprio questo che il PCC non era disposto a tollerare.
L’11 settembre 2017 una donna cristiana di 57 anni, arrivata nella città di Ya’an per organizzare dei corsi di recupero e che vi è poi rimasta, è stata arrestata dalla polizia del luogo insieme a tre giovani cristiani; tutti sono stati trattenuti e interrogati sulle loro attività. Poi, i tre giovani sono stati rimandati nelle città di origine, mentre la donna è rimasta a Ya’an.
Non prima, però, che i funzionari del governo diffondessero bugie sul loro conto, accusando i cristiani di traffico di esseri umani. Come risultato, la donna è stata costretta a interrompere i corsi e a trasferirsi in un borgo vicino, dove però si sono rifiutati di affittarle un alloggio per via delle minacce ricevute dalle autorità. Poiché è stato detto che avrebbero arrestato chi avesse accettato qualsiasi aiuto da parte sua, in pratica è stata boicottata dalla gente del borgo ed è stata costretta a tornare nella provincia dello Shanxi, nel nord del Paese. Il PCC la tiene ancora sotto sorveglianza, tracciando il suo telefono.
Proibiti gli aiuti sanitari
I cristiani della città di Ya’an non sono i soli in questa situazione. Nel luglio 2012, il predicatore di una Chiesa domestica e quattro studenti universitari cristiani si sono recati nella città di Tongliao, nella Regione autonoma della Mongolia Interna, per fornire assistenza medica volontaria agli abitanti dei villaggi, proponendo la misurazione della pressione e la prescrizione degli occhiali a chi ne avesse bisogno e cure per chi fosse malato. Intanto, predicavano il Vangelo.
Non si aspettavano che la notizia fosse riportata al PCC, ma così è stato e sei dei cristiani sono stati arrestati. Uno degli agenti di polizia ha strappato la cintura dai pantaloni del predicatore, gliel’ha stretta intorno al collo e l’ha trascinato verso la macchina, ha raccontato uno di loro. L’uomo poi è stato picchiato, e infine l’hanno portato in ospedale. L’hanno colpito così forte sulla parte sinistra del torace che le viscere si sono in parte spostate.
Anche i biglietti da visita sono considerati illegali
Il 21 settembre 2017 una donna cristiana appartenente a una Chiesa domestica della città di Shaoyang, nella provincia meridionale dell’Hunan, stava distribuendo biglietti da visita ai passanti, mentre vendeva i propri prodotti. Poiché però i biglietti riportavano contenuti cristiani, nel giro di mezz’ora è stata circondata da cinque agenti di polizia che l’hanno condotta in carcere, l’hanno interrogata, hanno requisito i biglietti e l’hanno avvertita che se li avesse distribuiti di nuovo l’avrebbero multata.
Il settembre successivo, alcuni cristiani stavano distribuendo volantini sul Vangelo ai turisti di passaggio al Parco forestale Huilongwan, nella città di Yichun, nella provincia settentrionale dello Heilongjiang. Sono stati ben presto allontanati dalle autorità locali e una ventina di loro sono stati condotti all’Ufficio per la sicurezza pubblica del luogo.
A dispetto delle continue minacce di arresto che giungono dai funzionari governativi, molti cristiani continuano a diffondere il Vangelo, convinti che sia uno dei loro doveri più importanti. Ecco perché un cristiano che appartiene alla Chiesa domestica Sola Fide (Giustificazione per fede) della città di Yangchun, nella provincia costiera del Guangdong, è stato arrestato tre volte in tre anni.
Nel 2016 la polizia l’ha allontanato dalla Stazione ferroviaria della città di Yangchun perché stava distribuendo volantini sul Vangelo. In settembre è stato arrestato per lo stesso motivo, con la scusa che fosse illegale diffondere il Vangelo nei luoghi pubblici.
Nell’agosto 2017 stava di nuovo distribuendo volantini sul Vangelo in un parco cittadino quando la polizia l’ha arrestato con la motivazione che «predicare il Vangelo nei luoghi pubblici costituisce inquinamento dell’ambiente». La mattina dopo l’hanno riportato al luogo di ritrovo della comunità dove partecipava agli incontri religiosi; lì, la polizia ha confiscato due computer, copie della Sacra Bibbia e 40mila volantini sul Vangelo.
Nel giugno 2018, stava distribuendo volantini sul Vangelo all’ingresso di una scuola della città di Yunfu, quando è stato arrestato un’altra volta.
La predicazione di Vangelo nei campus è vietata
Come nel resto del Paese, il controllo del PCC rispetto all’evangelizzazione è divenuto più stretto anche nei campus.
Il 18 luglio 2018 il Dipartimento del lavoro del Fronte Unito (DLFU) della commissione di Partito comunale, l’Ufficio per gli affari etnici e civili e l’Ufficio per l’educazione della città di Jamusi, nella provincia dello Heilongjiang, hanno emesso un documento congiunto dal titolo Nota per l’indagine giuridica e la gestione delle influenze nazionali e straniere che approfittano delle vacanze estive per evangelizzare gli studenti che fa missione ai giovani.
Anche all’Università dello Shandong, nel settembre 2016, due cristiani della Chiesa Sola Fide della città di Qindao sono stati arrestati per aver diffuso il Vangelo.
Successivamente, il responsabile del luogo di incontro per la comunità degli studenti universitari cristiani è stato arrestato. La polizia gli ha confiscato il cellulare e gli ha sottratto dati importanti, nonché privati, a proposito della Chiesa, prima di legarlo a una sedia d’acciaio e picchiarlo per ottenere ulteriori informazioni sui responsabili della Chiesa stessa.
Anche chi compie lunghi viaggi per predicare nelle università al di fuori della propria provincia è tenuto sotto sorveglianza e arrestato.
Nell’ottobre 2018, un giovane cristiano è stato interrogato per ore dagli addetti dell’Ufficio per la sicurezza pubblica e dell’Ufficio per la sicurezza dello Stato della città di Zibo, sempre nella provincia dello Shendong, a proposito della sua attività di evangelizzazione in un campus universitario dello Hailongjiang, avvenuta sei mesi prima del suo arresto.
La polizia naturalmente gli ha ordinato di smettere, altrimenti…