Quattro anni fa, nella prefettura di Liangshan, nella provincia del Sichuan, sono stati arrestati diversi collaboratori e più di 70 fedeli di una Chiesa domestica. Uno di loro è stato picchiato brutalmente.
A mezzogiorno del 31 marzo 2014, oltre dieci agenti della Brigata della Sicurezza Nazionale di una contea nella prefettura di Liangshan e di una stazione di polizia della città hanno fatto illegalmente irruzione nell’abitazione di Yang Ping, un collaboratore di una Chiesa domestica. Dopo avere perquisito l’abitazione in cerca di Bibbie e di altri materiali religiosi, l’uomo è stato arrestato e portato direttamente in carcere.
A mezzogiorno del 3 aprile, ammanettato e con le catene alle gambe, Yang è stato portato in ospedale per una visita medica. Stava molto male a causa di una ferita a una caviglia che continuava a sanguinare e riusciva a camminare solo a piccoli passi.
Dopo l’esame, Yang è stato trasferito dal carcere a un centro di detenzione, dove, in base alla sua versione dei fatti, le guardie avrebbero istigato sette dei suoi compagni di cella a picchiarlo selvaggiamente. Aveva una costola fratturata ed è stato lasciato a terra dolorante, incapace persino di usare i servizi igienici da solo. Nonostante le ferite, non ha mai ricevuto alcuna cura medica e gli è stata negata persino la possibilità di contattare la famiglia.
Secondo le informazioni raccolte, il giorno dell’arresto di Yang sono stati tratti in custodia anche altri sei fedeli del suo villaggio. Alcuni di loro sono stati intimiditi e altri picchiati brutalmente. Un fedele di nome Li Jiang, un settantenne sofferente di ipertensione, è svenuto dopo essere stato minacciato dai poliziotti che, ignorando le sue condizioni di salute, lo hanno mandato in ospedale solo dopo mezz’ora.
Da marzo a maggio dello stesso anno sono stati arrestati quattro collaboratori e più di 70 fedeli della Chiesa di Yang, tra cui sette suoi parenti. Il 10 maggio il tribunale ha condannato l’uomo e suo fratello minore, Yang Jun, a un anno di carcere, con la sospensione di un anno per avere «utilizzato una organizzazione xie jiao settaria allo scopo di minare l’applicazione della legge”», multandoli fino a 3mila renminbi. La famiglia di Yang ha utilizzato i propri contatti spendendo più di 10mila renminbi in tangenti. Inoltre ha dovuto pagare 5mila renminbi per la cauzione.
Due suoi colleghi sono stati condannati a due anni di carcere, con una sospensione di tre anni, e multati di 5mila renminbi. Gli uomini dovevano presentarsi regolarmente all’Ufficio di Giustizia e tenere sempre accesi i telefoni cellulari.
Secondo le fonti sentite, dopo la liberazione di Yang la polizia si era organizzata in modo da avere due quadri del partito e un abitante del villaggio che ne monitorassero da vicino la posizione. I quadri lo avrebbero interrogato non appena avessero scoperto che entrava in contatto con degli stranieri o con altri fedeli.
Dato che l’uomo non ha mai ricevuto adeguata assistenza medica per la costola fratturata, a tutt’oggi non è in grado di svolgere lavori pesanti e deve assumere farmaci. A causa della malnutrizione e delle abbondanti quantità di polvere decolorante aggiunta nell’acqua durante la sua detenzione, Yang soffre di gravi disturbi gastrici.
(Tutti i nomi utilizzati nell’articolo sono pseudonimi).
Servizio di Yao Zhangjin