Non cessa la campagna del PCC contro simboli cristiani che il regime percepisce come una minaccia al proprio dominio
di Li Mingxuan
Da quando in maggio l’Amministrazione statale per gli affari religiosi ha inviato una squadra ispettiva nella provincia orientale dello Shandong quasi tutte le croci che indentificavano i luoghi di culto cristiani sono scomparse. Secondo alcuni calcoli, tra marzo e gennaio, a Linyi, la più grande prefettura nella provincia dello Shandong, sono state demolite le croci di almeno 70 chiese.
Le croci danneggiano l’immagine dello Stato
Tempo fa una chiesa delle Tre Autonomie in stile europeo nella contea Tancheng a Linyi ‒ costata oltre un milione di renminbi (circa 140mila dollari statunitensi) – è stata privata della croce. Il 18 novembre, l’amministrazione della contea ha ordinato anche la demolizione della struttura che costituiva la base della croce in quanto l’edificio era «troppo vicino all’autostrada nazionale» e ancora «troppo alto» e ciò avrebbe potuto risultare «sgradevole» ai superiori del governo provinciale in occasione della loro visita. I funzionari hanno minacciato di demolire la chiesa se il predicatore non avesse provveduto. L’uomo è stato costretto ad obbedire sostenendo per la demolizione un costo di oltre 20mila renminbi (circa 2.800 dollari). Le finestre della chiesa che erano in stile occidentale sono state parzialmente ricoperte con lastre di ferro.
Un anziano fedele ha commentato: «La politica del governo centrale contempla la demolizione delle croci, il divieto di entrare in chiesa per i minori e la messa al bando delle cassette per le offerte. Nessuno osa disobbedire. Questa chiesa, costruita con le nostre donazioni, è stata modificata fino a renderla irriconoscibile».
L’8 gennaio l’amministrazione provinciale ha ordinato la rimozione della croce di una chiesa delle Tre Autonomie situata nei pressi della ferrovia ad alta velocità nel distretto Lanshan in quanto “troppo vistosa”. Anche le scritte “amore” e “Chiesa cristiana” che si trovavano all’esterno dell’edificio sono state eliminate.
Lo scorso 16 maggio, un funzionario della contea di LanLing ha fatto presente al predicatore di una chiesa delle Tre Autonomie che non sono ammesse croci nei pressi delle autostrade nazionali. Il funzionario ha detto: «Questa croce è troppo visibile e danneggia l’immagine dello Stato» dopodiché ha ordinato ad alcuni operai di abbatterla.
Un collaboratore della chiesa ha commentato con rabbia: «Il governo si comporta come i fuorilegge e utilizza il potere per perseguitare la gente». L’uomo ha anche rivelato che quando il funzionario responsabile della demolizione delle croci nella provincia orientale dello Zhejiang è stato trasferito a Linyi, la repressione dei fedeli si è fatta più severa. Tra il 2014 e il 2016 nello Zhejiang sono state rimosse le croci di oltre 1.700 chiese, in questa provincia vive infatti una delle più numerose comunità cristiane del Paese.
I funzionari locali minacciati di licenziamento
La predicatrice della Chiesa delle Tre Autonomie di Shengli, una municipalità nella contea di Tancheng, non avrebbe mai immaginato che sarebbe stato suo figlio a far rimuovere la croce. Il 1° aprile il figlio della predicatrice, in qualità di segretario del PCC di uno dei villaggi, ha reso noto che in conformità agli ordini impartiti dai superiori i funzionari del villaggio sarebbero stati ritenuti personalmente responsabili se fossero rimaste delle croci nella loro giurisdizione. Dopodiché ha minacciato di arrestare sua madre se non avesse provveduto. Così la donna ha assistito impotente alla rimozione della croce ordinata da suo figlio.
Tra marzo e maggio, nella sola contea di Tancheng, sono state rimosse le croci di oltre 40 siti cristiani. Tre luoghi di culto appartenevano a Chiese domestiche e i rimanenti alla Chiesa delle Tre Autonomie.
Un anziano fedele della Chiesa delle Tre Autonomie ha commentato: «Il PCC può anche demolire croci, ma non può nulla contro la nostra volontà di seguire il Signore che vive nei nostri cuori».
In maggio un funzionario del Dipartimento del lavoro del Fronte Unito della contea Junan di Linyi ha ordinato ad alcuni operai di segare la croce su una chiesa delle Tre Autonomie e di innalzare un palo per la bandiera di fronte all’edificio. L’uomo ha affermato che «la croce non può essere più alta della bandiera perché se lo è attirerà più persone verso la religione».
All’inizio di giugno l’amministrazione distrettuale di Gaoxin ha ordinato ai residenti di uno dei villaggi nella propria giurisdizione di demolire le croci e di rimuovere tutti i simboli religiosi presenti nelle sale per riunioni cristiane. In meno di un mese sono state rimosse le croci di 14 luoghi di culto.
Video: rimozione della croce da un luogo di culto nel distretto Gaoxin a Linyi
A metà giugno a Ceshan, un borgo nel distretto Luozhuang, è stata demolita perché «troppo alta» la croce della Living Spring Church appartenente al Movimento delle Tre Autonomie. Una fonte ha rivelato che i funzionari delle amministrazioni distrettuali e comunali erano stati minacciati di licenziamento se non avessero fatto demolire la croce.
In novembre l’amministrazione distrettuale di Lanshan ha fatto rimuovere croci e altri simboli cristiani e costretto alla chiusura otto sale per riunioni della Chiesa delle Tre Autonomie. Una di queste è stata poi adibita a magazzino.