È a regime la campagna per cui qualsiasi cosa riporti simboli islamici viene modificata o distrutta dalle autorità: moschea, zona residenziale o insegna che sia
Wang Yichi
Il PCC ha approvato una nuova legge sull’islam che impone un piano quinquennale per “sinizzare” tutti i musulmani cinesi al di fuori dello Xinjiang, nell’estremo oriente del Paese, dove ne vivono milioni, la maggior parte dei quali di etnia uigura. Lo Xinjiang è anche il luogo dove il governo cinese sta già portando avanti il suo preoccupante lavoro, inviando i musulmani nei campi “per la trasformazione attraverso l’educazione”. E per condurli alla sottomissione, a poco a poco, il PCC deve distruggere i loro simboli religiosi in tutto il Paese.
All’inizio di maggio, l’Associazione islamica cinese della contea Puyang, sotto la giurisdizione della città di Puyang, nella provincia centrale dell’Henan, ha emesso un avviso che dice che la squadra d’ispezione sulla religione della provincia ha stabilito che tutte le moschee dovessero ottemperare a questa campagna di sinizzazione. Di conseguenza, le cupole della moschea situata sulla South Ring Road devono essere modificate in un edificio cinese vecchio stile, per adeguarsi allo stile architettonico degli altri edifici che si trovano sulla strada.
L’Associazione ha evidenziato il fatto che questa è la tendenza attuale in tutto il Paese.
Il 4 maggio, l’amministrazione della contea Puyang ha iniziato a smantellare con la forza le cupole e i simboli della stella con la mezzaluna della moschea. I lavori di demolizione sono continuati per sei giornate.
«È una questione di livello nazionale. Qualsiasi cosa riporti questi simboli deve essere modificata», così un funzionario dell’Ufficio per gli affari religiosi ha messo in guardia i musulmani del luogo. «Se ostacolate [il lavoro di smantellamento], la moschea sarà abbattuta».
Secondo un fedele musulmano che abita sul posto, c’erano cinque simboli della stella con la mezzaluna in cima alle due cupole della moschea, ricoperte di rame puro; per la loro costruzione si era speso più di 300mila renminbi (circa 43mila dollari statunitensi) ed erano il più grande simbolo islamico della zona.
«Il simbolo della stella con la mezzaluna è un simbolo dell’Islam. Non importa in quale Paese si trovino, finché lo vedono i musulmani sanno di essere a casa», ha detto a Bitter Winter un abitante del luogo di etnia hui. «Quando in futuro tutto sarà stato sinizzato, come farà a esserci una qualsiasi caratteristica etnica?».
L’uomo inoltre ha rivelato che i funzionari dell’amministrazione locale hanno installato delle telecamere di sorveglianza nella moschea, per tenere sotto controllo i musulmani che vi entrano a pregare.
Oltre che dalle moschee, i simboli islamici sono stati smantellati con la forza anche dagli edifici delle zone residenziali. Il 5 maggio, più di 20 operai assunti dai funzionari dell’amministrazione locale del distretto di Liangyuan della città di Shangqiu, nell’Henan, hanno abbattuto sei strutture islamiche rotonde che si trovavano in cima a un edificio residenziale in una comunità di etnia hui.
Video: una volta demolita, la struttura viene ridotta in frantumi
Quel giorno, sono stati distrutti tutti e sei i simboli islamici e le macerie sono state portate via. Poiché il più grande era collegato al pavimento di un edificio e non poteva essere rimosso, per il momento è stato lasciato dove si trovava. «Dovremo aspettare che l’edificio venga demolito per smantellarlo», ha affermato uno degli operai.