Il ministero dell’Istruzione ha “sinizzato” l’offerta formativa e istruisce gli insegnanti sui nuovi materiali, per criticare l’Occidente e promuovere l’ateismo
di Deng Jie
Dall’autunno 2019 tutte le scuole primarie e medie cinesi hanno iniziato a utilizzare i materiali didattici uniformati a livello nazionale predisposti dal ministero dell’Istruzione. Tali materiali sono previsti per tre corsi: lingua cinese, storia e «moralità e Stato di diritto». Le scuole del Paese debbono adeguarsi, nello specifico appunto per lingua cinese, storia e linee politiche. In precedenza e per trent’anni, nelle scuole cinesi si era utilizzato un piano formativo politico “una sola guida, diversi testi”.
Perché sono stati introdotti i nuovi libri di testo nazionali? Tian Huisheng, direttore dell’Ufficio per i materiali didattici del ministero dell’Istruzione, durante la conferenza stampa che si è tenuta il 27 agosto scorso , ha dichiarato che «I libri di testo per i tre corsi hanno caratteristiche ideologiche importanti e riflettono la volontà della nazione e i valori centrali del socialismo. Giocheranno un ruolo particolarmente importante nell’istruzione degli studenti».
Video: i materiali didattici ministeriali
Per far sì che gli insegnanti comprendano al meglio i nuovi materiali ministeriali, ha spiegato Tian, il ministero dell’Istruzione invierà degli esperti a formare i docenti in tutto il Paese, assicurandosi così che essi interpretino correttamente i nuovi libri di testo e non li usino per insegnare prima di aver completato la formazione.
Bitter Winter ha intervistato alcuni insegnanti di varie province che hanno frequentato i corsi di formazione, che hanno testimoniato di come gli esperti abbiano interpretato tale riforma.
Il rifiuto dei valori democratici occidentali
«Durante il corso, l’esperto ha affermato che la riforma è stata introdotta soprattutto perché il piano formativo precedente in materia di lingua cinese, storia e linee politiche “venerava” i valori occidentali e pativa una vera e propria occidentalizzazione. Mancava lo scopo di “implementare le linee guida del Partito e dei leader del Paese rispetto ai materiali per l’insegnamento”, cosicché gli studenti, benché formati, desideravano la democrazia e la libertà occidentali e non conoscevano il patriottismo», ha raccontato a Bitter Winter un insegnante di cinese della Regione autonoma zhuang del Guanxi, nella Cina meridionale. «Per ovviare a tali problematiche, il governo ha dovuto istituire un ente di alto livello che coordinasse il lavoro di tutta la nazione in merito ai materiali didattici».
Un docente di storia della provincia centrale dell’Henan ha ricevuto una “educazione” analoga durante il corso di formazione. L’uomo ha spiegato a Bitter Winter che il corso sottolineava le manchevolezze presenti nella democrazia occidentale, affermando che in realtà in Occidente non esistono diritti umani poiché il popolo nel sistema democratico occidentale è divenuto avido e indisciplinato.
«Quando insegnavamo la storia moderna straniera», ha detto a Bitter Winter «tutti noi ammiravamo i Paesi occidentali perché già democratici. Tale riforma dell’offerta formativa impone invece di insegnare esclusivamente la bontà dell’autocrazia cinese e la limitazione della democrazia. Ci è richiesto di proporre di continuo nelle nostre lezioni i valori centrali del socialismo e il sentimento patriottico».
Alcuni insegnanti di lingua cinese hanno notato che nei nuovi libri di testo revisionati i lavori stranieri sono stati ridotti, mentre è molto aumentato il numero di quelli presi dalla cultura tradizionale cinese. In base alle statistiche elaborate da alcuni istituti formativi, nei testi per lo studio del cinese riservati alla scuola primaria di tutto il Paese sono stati introdotti 128 poemi antichi, con un aumento dell’87% rispetto alle versioni precedenti, e nel piano formativo di livello 1 è stato incluso un testo tratto dagli Aforismi di Confucio che originariamente era proposto a studenti più avanzati. I poemi antichi, nei libri di testo di cinese riservati alle scuole medie, sono aumentati del 51%. Come gli insegnanti hanno spiegato a Bitter Winter, questi testi cinesi che hanno sostituito quelli occidentali debbono essere proposti agli studenti seguendo l’interpretazione di cultura cinese promossa dal presidente Xi Jinping e dal Partito.
«I materiali didattici predisposti di recente devono riflettere i valori centrali del socialismo, il senso della fiducia nazionale, della fiducia culturale, della fiducia istituzionale. Gli insegnanti non possono considerare positivamente la democrazia e ancor meno possono muovere critiche al sistema dispotico. Se l’offerta formativa è buona davvero, perché temere il confronto con gli altri? Ciò non dimostra automaticamente mancanza di fiducia? Come mai desiderare libertà, democrazia e libertà religiosa si chiama “venerare cose straniere”?», si chiede lo stesso insegnante dell’Henan.
L’introduzione di “Xi Study Strong Nation” su come i materiali didattici ministeriali riflettano il pensiero di Xi Jinping, l’amore per il Partito e altri temi “rossi” in materia di istruzione (dalla app “Xi Study Strong Nation”).”
Cancellare i contenuti religiosi
Nella nuova versione di libri di testo sono vietati i contenuti religiosi. Numerosi insegnanti hanno rivelato che uno dei principi per la loro compilazione è stato il divieto rispetto a immagini e testi che riguardassero la religione, comprese le rappresentazioni di templi e moschee.
Alcuni insegnanti hanno evidenziato che i termini “Dio”, “preghiera”, “Cristo” o “Bibbia” sono stati eliminati dai libri di testo ministeriali.
«Gli esperti di formazione hanno affermato che la religione vincola la gente e che gli insegnanti debbono aderire all’ateismo e non inserire nelle lezioni alcun riferimento al misticismo e a poteri ed esseri sovrannaturali, ancor meno debbono far menzione a dottrine, insegnamenti o regole religiosi», ha detto lo stesso insegnante. «Il PCC teme che gli studenti siano influenzati dall’ideologia religiosa e democratica della cultura occidentale, perciò alcuni lavori stranieri sono stati eliminati e in alcuni tutti i termini relativi alla religione sono stati sostituiti.
Per cosa sono formati gli studenti?
La formazione si incentra specialmente su «per cosa sono formati gli studenti». Secondo gli esperti, una persona che usi il proprio talento e la propria istruzione per «spendersi nel separatismo etnico» oppure «diffamare il proprio Paese e il proprio popolo» deve essere punita.
Alcuni docenti hanno detto a Bitter Winter che gli esperti di formazione hanno preso a esempio Hong Kong. Costoro hanno affermato che i giovani “rivoltosi” di Hong Kong non avevano consapevolezza della propria identità di cinesi e che ciò è avvenuto a causa dei materiali didattici non adeguati, dal momento che «ciascuna offerta formativa crea i propri studenti».
«Per cosa sono formati gli studenti» è una delle tre domande principali poste da Xi Jinping in merito al lavoro educativo, mentre le altre due sono che genere di studenti vengono formati e come. In marzo del 2019 il presidente ha dato una risposta indiretta a tale domanda durante un seminario per insegnanti sul tema dei corsi di teoria ideologica e politica nelle scuole di tutto il Paese. Egli ha stabilito che «è necessario coltivare generazione dopo generazione di talenti utili, che appoggino la leadership del PCC e il sistema socialista cinese e che si impegnino costantemente per la causa del socialismo con caratteristiche cinesi».
In base alle statistiche elaborate dagli esperti di formazione, nel libro di testo di lingua cinese per la scuola primaria approntato dal ministero sono compresi 34 testi patriottici che promuovono i leader del PCC e il pensiero rivoluzionario, per il 10,67% dei testi totali.
«Si percepisce che Xi Jinping presta molta attenzione all’ideologia, facendo come Mao Zedong», ha detto a Bitter Winter un insegnante che ha lavorato nelle scuole per più di dieci anni. «La formazione si incentra specialmente sull’argomento “amare il Paese e il Partito”, con l’ordine di promuovere pensieri quali “senza il Partito Comunista, non esisterebbe la nuova Cina”. Ciò evidentemente punta a formare gli studenti a essere giovani leali al Partito».