Testimonianze di fedeli della Chiesa di Dio Onnipotente arrestati nel corso dell’“Operazione Tuono” nella provincia del Liaoning
Bitter Winter ha già riferito di come il massiccio giro di vite contro la Chiesa di Dio Onnipotente (CDO), un nuovo movimento religioso cinese di origine cristiana, che è stato attuato nella provincia del Liaoning tra il 26 e il 28 giugno, abbia provocato l’arresto di 700 credenti in Dio Onnipotente. Nei giorni scorsi, Bitter Winter ha ricevuto nuove informazioni che rivelano ulteriori dettagli di quegli arresti.
La polizia fa irruzione di notte: la madre è quasi morta, la figlia è ancora in carcere
Secondo quanto riferito da Zhou Lan, una delle persone arrestate, intorno alla mezzanotte del 26 giugno, mentre lei e sua figlia Yu Ting stavano dormendo nella loro casa nella città di Benxi, si sono improvvisamente sentite le grida di qualcuno provenire dalla finestra. Zhou si è dunque alzata, ha aperto la porta e si è trovata davanti cinque o sei poliziotti in borghese che, senza esibire alcun mandato, hanno fatto irruzione e cominciato a perquisirla, mettendo tutto a soqquadro. Dopo aver sequestrato una scatola di libri religiosi, un tablet e una schedina di memoria TransFlash, gli agenti hanno portato Zhou e la figlia al comando.
Lì hanno dapprima registrato le dichiarazioni rese dalla donna, che era ancora in stato di shock, e dalla figlia, per poi fotografarle e prelevare loro campioni di sangue. Al termine di queste lunghe procedure, Zhou Lan, che ha 62 anni, non ce la faceva più: sentiva il battito del cuore accelerare ed era priva di forze. Anche Yu Ting, che soffriva di problemi gastrici e che in quei giorni aveva il ciclo, era del tutto esausta. Ma la polizia ha insistito per mandarle immediatamente al Centro di detenzione di Benxi e uno degli agenti ha detto a Zhou Lan: «Tu credi in Dio Onnipotente. Il Paese ha stabilito che si tratta di un crimine e che è contro la legge. Non possiamo lasciarti andare».
La mattina del 28 giugno, Zhou Lan è stata rilasciata perché aveva la pressione alta. «La polizia ha visto che riuscivo a malapena stare in piedi e, temendo che morissi in prigione, non ha avuto altra scelta che rimandarmi a casa! Però gli agenti si sono rifiutati di lasciare andare mia figlia», ha detto Zhou Lan dopo la liberazione. La donna dice di soffrire ancora di palpitazioni ogni volta che rievoca i dettagli di ciò che ha patito.
l’indottrinamento di una coppia
Alle 6,30 del 27 giugno, Jiang Ming, un fedele della CDO della città di Dandong, è stato circondato da un gruppo di poliziotti mentre si trovava di fronte al condominio in cui abitava. Gli agenti, mostrando i tesserini di identificazione, hanno scortato Jiang Ming nel suo appartamento e, dopo avere verificato i documenti di identità suoi e della moglie, hanno effettuato una perquisizione sequestrando, tra l’altro, un laptop, un tablet, un lettore MP5 e delle carte di credito. Poi marito e moglie sono stati portati in due diverse stazioni di polizia per essere interrogati; le loro dichiarazioni sono state registrate e, successivamente, confrontate.
Verso le 8,00, la moglie di Jiang Ming ha avuto un attacco di cuore durante l’interrogatorio; i poliziotti si sono limitati a darle delle pillole per l’angina e hanno continuato a interrogarla. L’interrogatorio è durato fino alle 15,00, dopo di che la donna è stata rinchiusa in una gabbia di ferro. Jiang Ming è stato interrogato fino alle 16,00, ma la polizia non ha trovato prove per condannare né lui né la moglie.
Alle 19,00, la polizia ha trasferito la coppia nel Centro di detenzione della città di Dandong, dove sono stati trattenuti per cinque giorni con l’accusa di avere «gestito e utilizzato un’organizzazione xie jiao [insegnamenti eterodossi] per sabotare l’ordine sociale». Durante la prigionia, la polizia li ha costretti a guardare quotidianamente video della guerra patriottica filocomunista, Xinwen Lianbo (il telegiornale ufficiale notturno del PCC) e altri filmati di propaganda che potessero impartire loro la cosiddetta «educazione al patriottismo».
La polizia arresta cinque fedeli nel corso di un appostamento
Il 27 giugno, nella città di Liaoyang, la polizia hanno fatto irruzione nella casa dove vivono Hai Yang e sua moglie, entrambi fedeli della Chiesa di Dio Onnipotente. Dopo aver sequestrato un tablet e un lettore MP5 contenente materiale riguardante la loro fede religiosa, e citando questo fatto come prova, i poliziotti hanno portato via la coppia. La polizia ha poi organizzato un appostamento nell’abitazione, sperando di arrestare anche qualche loro correligionario. Il primo a essere arrestato è stato Wang Xin, mentre stava entrando in casa per partecipare a un incontro religioso programmato. La polizia gli ha sequestrato una schedina di memoria TransFlash che conteneva diverso materiale inerente la sua fede e lo ha tenuto in progione per dieci giorni.
Verso le 15,00 del 28 giugno, un’altra fedele della Chiesa, Xiaoyu, è stata arrestata mentre stava per entrare nella casa di Hai Yang; più tardi, verso le 18,00, anche un altro fedele, Xiaofang, è stato arrestato-. Entrambi sono stati poi condotti alla stazione di polizia. Quella stessa sera, alle 23,00, la polizia si è recata a casa di Xiaoyu e, facendovi irruzione, ha trovato diversi libri religiosi e una lista dei fedeli della CDO. Dopo essere stata detenuta illegalmente per 15 giorni, Xiaoyu è stata accusata di «usare un’organizzazione xie jiao per sabotare l’applicazione della legge». Ancora oggi langue in prigione. Quando suo marito è andato a farle visita in carcere ha scoperto che la donna verrà probabilmente condannata a una pena detentiva.
I fedeli arrestati rimangono sotto controllo anche dopo il rilascio
Jin Li, un fedele 45enne della CDO originario di Dandong, è stato arrestato sul posto di lavoro intorno alle 14,00 del 29 giugno. Quattro poliziotti, guidati dal direttore dell’Ufficio della sicurezza pubblica di uno dei quartieri della città, lo hanno condotto al comando per poi interrogarlo ininterrottamente fino a tarda notte. Dato che l’interrogatorio si è rivelato infruttuoso, sette agenti di polizia hanno scortato l’uomo a casa e hanno perquisito l’abitazione: hanno rovistato in ogni angolo, cercando persino tra il cibo nel frigorifero, e hanno divelto le assi del pavimento. Dopo aver sequestrato 5mila renminbi in contanti e alcuni fogli con annotate informazioni sulla Chiesa, hanno riportato Jin Li al comando per un nuovo interrogatorio.
Jin Li è stato rilasciato solo dopo aver firmato la trascrizione degli interrogatori e un avviso di convocazione. Dopo la sua liberazione, la polizia gli ha ordinato di portare sempre con sé il cellulare e di non spegnerlo mai. Attualmente Jin Li e la sua famiglia vivono sorvegliati quotidianamente dalla polizia senza vera libertà. Per via dell’arresto, Jin Li rischia anche il licenziamento.
(Tutti i nomi sono pseudonimi)
Servizio di Piao Junying