Le autorità hanno ingannato oltre 40 musulmani di un villaggio di etnia Hui e li hanno inviati in un “campo di rieducazione”.
In aprile, Ma Minghui (pseudonimo), originario di un villaggio nell’area metropolitana della città di Usu, nella regione autonoma dello Xinjiang, è stato invitato dalle autorità a partecipare a un “corso di studio” organizzato dalla comunità locale. Una volta giunto sul luogo è stato però portato con la forza in un “campo di rieducazione”.
All’inizio, a Ma Minghui era permesso effettuare videochiamate per contattare la famiglia, anche se ogni conversazione non poteva superare i tre minuti. Da maggio, però, la famiglia di Ma non ha più sue notizie.
Secondo fonti locali, oltre 40 uomini musulmani dello stesso villaggio hanno subito un destino analogo: sono stati attirati con l’inganno e poi detenuti in un “campo di rieducazione” a Usu. Tra loro c’è anche il figlio di Ma Minghui.
Servizio di Li Zaili