Nel 2005 le autorità hanno arrestato una coppia di cristiani, che seguita a essere controllata nonostante il lungo periodo di detenzione.
Nel dicembre 2005, Zhang Rendao (pseudonimo) e la sua famiglia viaggiavano dalla città di Kunshan verso lo Jiangsu settentrionale. Mentre attraversavano il casello sul fiume Jiangyin Yangtze sono stati intercettati dalla polizia e portati in carcere. Poi gli agenti hanno arrestato undici collaboratori della sua Chiesa. Prima di congelarne il conto, hanno anche sequestrato quasi 100 milioni di renminbi dai fondi bancari della Chiesa. Del resto sono stati congelati anche i beni personali di Zhang.
Zhang, un uomo di 70 anni, era responsabile di una chiesa nella città di Suqian. Ha iniziato a lavorare come missionario nel 1992. Dopo dieci anni, a Kunshan è riuscito a reclutare dei fedeli per costruire una chiesa e una fabbrica.
Sei mesi dopo l’arresto di Zhang e di sua moglie, il tribunale municipale di Suzhou ha condannato la coppia per «raccolta illegale di fondi». Zhang è stato condannato a tredici anni di prigione e la moglie a dieci anni e mezzo.
L’uomo è stato rilasciato anticipatamente nel settembre 2013. Come rivelano le testimonianze raccolte, dato che i loro beni erano stati sequestrati, l’anziana coppia è stata poi costretta a vivere soltanto dei proventi dell’agricoltura.
I funzionari del PCC continuano del resto a controllare la coppia; per questo hanno installato due telecamere nella loro abitazione. Dopo avere proibito loro di partecipare a ogni attività religiosa, la polizia continua a entrare in casa loro a intervalli irregolari e li interroga su ciò che hanno fatto di recente.
Servizio di Jiang Tao