Le autorità di Tongcheng, nella provincia dell’Hubei, hanno lanciato una campagna repressiva sistematica contro le religioni popolari, destinando ad altro uso i templi costruiti per onorare gli avi
di Dai Quansheng
In tutto il Paese ci sono templi costruiti per rendere omaggio e offrire sacrifici ai propri avi, e questo fa parte della cultura popolare cinese e che si tramanda di generazione in generazione. Così facendo, le famiglie restano unite e contribuiscono a identificarsi con il proprio clan, per continuarne il lignaggio.
Da quando il PCC ha intensificato la repressione delle credenze e delle pratiche religiose conservare i templi degli antenati storici e tradizionali è diventato sempre più una sfida. Dopo la trasformazione di oltre 200 templi degli antenati in basi di propaganda nella contea di Tongshan, amministrata da Xianning, una città con status di prefettura nella provincia centrale dello Hubei, sono stati trasformati in auditorium culturali 24 templi familiari nella confinante contea di Tongcheng.
«La cultura delle sale per gli antenati ha una storia lunga un migliaio di anni. Rendiamo omaggio e offriamo sacrifici ai nostri avi, secondo le antiche tradizioni», spiega un anziano di un clan della contea di Tongcheng. «Tuttavia le autorità dichiarano che i nostri avi non esistono e ci proibiscono di costruire templi in loro onore».
La sala degli antenati della famiglia Jin, costruita nel 1854, durante il regno della dinastia Qing (1644-1911), è stata selezionata come primo esempio per la riconversione dei templi della contea di Tongcheng. È stata trasformata a tal punto da essere irriconoscibile. L’insegna con il nome della famiglia, sopra l’ingresso dell’edificio, è stata cambiata con quella di «Auditorium culturale» e sopra è stato appeso un ritratto di Mao Zedong.
Nella sala principale una tavoletta con la scritta «Antica sala degli antenati» in caratteri cinesi è stata sostituita con la parola cinese «filialità», dato che la pietà filiale è una delle caratteristiche essenziali della cultura cinese tradizionale. Le pareti della sala sono coperte da vari manifesti che promuovono la «trasformazione delle tradizioni sociali».
«Trasformare le tradizioni sociali» significa cambiare gli antichi costumi del popolo. Più spesso di quanto non si creda, la coscienza religiosa del popolo cinese si esprime nella pratica religiosa quotidiana, come l’offerta di sacrifici. Tuttavia il PCC vede in queste tradizioni delle consuetudini feudali e le reprime, al fine di sradicare le religioni popolari.
«Le autorità della contea hanno usato la sala della famiglia Jin come modello per la riconversione delle altre sale degli antenati. I funzionari incaricati di realizzare progetti simili in altre località saranno portati qui per vedere come si deve fare», dice a Bitter Winter una fonte interna locale che ha chiesto di rimanere anonima.
L’informatore sottolinea pure che i funzionari locali sono rigorosi nell’ordinare la trasformazione delle sale degli antenati: se le loro disposizioni non sono seguite, le sale vengono chiuse. «È una politica dello Stato che proibisce lo sviluppo dei clan per evitare disordini», dice la fonte interna.
Per le dittature tutti i gruppi organizzati sono considerati come una minaccia al regime e il modo più efficace per evitare il rischio è quello di eliminare tutte le realtà sono capaci di organizzarsi. È il caso della repressione dei cristiani da parte del PCC, nonché dell’epurazione e la soppressione dei buddhisti tibetani e dei musulmani nello Xinjiang.
Per ordine delle autorità locali, la sala degli antenati della famiglia Hu, con oltre 400 anni di storia alle spalle, il 15 settembre ha subito la sostituzione del suo nome con «Auditorium Culturale».
In marzo la sala degli antenati della famiglia Ding, costruita durante il periodo della dinastia Song (960-1279), è stata riconvertita in auditorium culturale e le massime spirituali sostituite con motti per la promozione dei valori socialisti fondamentali. La cultura dei clan che è stata tramandata di generazione in generazione per oltre un migliaio di anni è stata insomma soffocata.