Il governo amplia la persecuzione religiosa chiudendo le aziende che producono articoli religiosi
di Yang Xiangwen
La contea di Quyang, amministrata dalla prefettura di Baoding nella provincia settentrionale dell’Hebei, è rinomata in tutto il Paese per la produzione artigianale di sculture in pietra. Durante il regno della dinastia Han occidentale (206 a.C.-24 d.C.), l’imperatore Wu (157-87 a.C.) l’aveva definita «città della scultura». Le statue religiose realizzate nella contea vengono vendute in tutta la Cina e anche a Taiwan, ma le campagne persecutorie del PCC contro i credenti non risparmiano nemmeno chi realizza oggetti legati alla religione.
Alla fine dell’anno scorso l’amministrazione della contea ha iniziato a raccogliere informazioni sulla produzione di statue religiose nelle botteghe della zona. I dati raccolti sono stati aggregati in base all’ubicazione delle imprese, alle vendite e all’affiliazione religiosa delle sculture realizzate.
In aprile l’amministrazione locale ha inviato oltre 30 agenti di polizia a controllare le botteghe per la fabbricazione delle statue assicurandosi che al di fuori di esse non fossero visibili immagini religiose. Tra le aziende verificate la Cihai Company, la Jiutai Sculpture e lo Shigong Park a cui è stato ordinato di coprire o rimuovere le statue buddhiste all’aperto. Gli agenti hanno minacciato di «distruggerle se avessero disobbedito».
Per sopravvivere alcune aziende hanno iniziato a realizzare effigi «patriottiche». Un imprenditore ha commentato: «Mi è stato vietato di realizzare e vendere statue buddhiste e mi è stato detto di mettere una statua di Mao Zedong davanti alle altre. Questa è persecuzione religiosa!».
Grandi statue buddhiste di squisita fattura accoglievano i visitatori all’ingresso della Linqu Huayi Sculptural Arts Co., Ltd. a Weifang, una prefettura nella provincia orientale dello Shandong. A causa della repressione la produttività dell’azienda è fortemente diminuita. Tutte le immagini religiose sono state rimosse e nel dicembre 2018 una statua di Mao Zedong ha sostituito le divinità buddhiste all’ingresso dell’azienda.
Un dipendente dell’azienda ha spiegato: «Nel 2018, a causa delle politiche governative, la società ha subito una perdita di cinque milioni di renminbi [circa 710mila dollari statunitensi] e per mesi ai lavoratori non sono stati pagati regolarmente gli stipendi».
Un dirigente di un’altra azienda ha aggiunto: «Chiunque si opponga alle politiche del governo ne soffrirà. Una semplice osservazione può procurare grossi guai con le autorità».
Un uomo di nome Li originario della città di Baoji nella provincia nordoccidentale dello Shaanxi costruiva templi. Visto che le persecuzioni religiose del PCC influenzavano negativamente i suoi affari ora per guadagnarsi da vivere è costretto a fare lavori saltuari. L’anno scorso aveva dovuto interrompere la costruzione di due templi perché i suoi clienti temevano che i luoghi di culto potessero essere demoliti a causa delle nuove norme di legge. L’uomo, mostrando con orgoglio le foto del suo lavoro sul cellulare, ha aggiunto: «Hanno deciso di aspettare e vedere cosa accadrà prima di prendere qualsiasi decisione».