Nell’ottobre 2017, il Partito Comunista Cinese (PCC) ha fatto irruzione nella casa di una coppia cristiana nel borgo di Beigucheng, nella contea di Yiliang dipendente dalla città di Kunming nella provincia dello Yunnan. Senza mandato, la polizia ha confiscato ingenti somme di denaro e altri beni, arrestando poi la coppia. La moglie è ancora in carcere e la famiglia non ne ha più notizie.
Secondo una fonte bene informata, l’unità investigativa del dipartimento della sicurezza pubblica ha illegalmente perquisito la casa di una collaboratrice della Chiesa, Li Xuan, e di suo marito Yang Lei (pseudonimi), appropriandosi di 60mila renminbi in contanti, 500 chili di olio di sesamo, generi alimentari vari e altri beni.
Una persona che ha assistito all’episodio ha raccontato: «Quando la polizia ha perquisito la casa, la figlia di Li Xuan implorava la polizia in lacrime: “Mia mamma e mio papà hanno lavorato duramente per guadagnare questo denaro e volevano usarli per il matrimonio di mio fratello minore. Cosa faranno se li prendete voi?». La polizia l’ha semplicemente ignorata.
Un conoscente della coppia, che ha assistito ai fatti, ha detto: «Quegli agenti non hanno cuore! Li Xuan e il marito sono lavoratori onesti. Credono solo in Dio, non hanno colpe, ma la polizia li ha arrestati e ha preso loro tutto. Chi è il vero criminale? Quello che si dice è vero: prima i banditi si nascondevano sulle colline, ora si nascondono dietro un distintivo».
Yang Le è stato detenuto nelle carceri locali per un mese, dopo di che ha ricevuto una condanna a sei mesi che ha scontato fuori dalla prigione. Sono passati oltre sei mesi dall’arresto di Li Xuan e di lei non si sa più nulla.
Servizio di Bai Lin