La massiccia campagna attuata nella provincia dell’Henan, nella Cina centrale, per convertire le chiese da luoghi di culto in entità governative sembra una vecchia storia, ma in realtà prosegue quasi quotidianamente, e quel che è peggio, è che si sta diffondendo anche in altre province
Recentemente Bitter Winter ha ricevuto varie segnalazioni sulla riconversione dei luoghi di culto nell’Henan: si tratta sia di Chiese approvate dal governo sia di Chiese domestiche. In agosto, una chiesa delle Tre Autonomie del villaggio di Yongtai, dipendente dalla città di Jiyuan è stata trasformata in una stazione di rifornimento idrico.
A ottobre la sala di incontri della chiesa di Maoling (un luogo di incontro di una Chiesa domestica), nel borgo di Potou dipendente dalla città di Jiyuan, è stata riutilizzata come “Comitato nuziale e funebre”. Sempre a ottobre, all’ingresso della chiesa delle Tre Autonomie del villaggio di Zhangjin, dipendente dalla città di Jiyuan, è stato affisso un cartello con la scritta «Centro per le attività culturali del villaggio di Zhangjin».
Inoltre, sempre a ottobre, la chiesa delle Tre Autonomie del villaggio di Huacunpu, nella contea di Weishi, dipendente dalla città di Kaifeng, è stata trasformata in “sede di attività culturali” e all’interno è stato collocato il necessario per giocare a mahjong. La chiesa delle Tre Autonomie del villaggio di Jianmiao, dipendente dalla città di Shangqiu, è stata invece sgomberata dal PCC perché era «troppo vicina al comitato del villaggio» ed è stata trasformata in un centro per le attività ricreative per gli abitanti.
Bitter Winter continua a ricevere segnalazioni come questa, ma ultimamente si è aggiunta la preoccupazione che anche altre province stiano iniziando a sperimentare la riconversione dei loro siti religiosi.
Il 25 ottobre è stata riconvertita anche una chiesa protestante approvata dallo Stato a Shangrao, una città nella provincia sudorientale dello Jiangxi. Come è accaduto per la maggior parte delle chiese riconvertite nell’Henan, i dipendenti dell’amministrazione locale hanno smantellato la croce e rimosso il cartello della chiesa dove era scritto «Chiesa evangelica» e hanno riconvertito l’edificio in un “centro di attività”.
Il 1° novembre, personale dell’amministrazione cittadina di Heshang, nella contea di Chongren, sotto la giurisdizione della città di Fuzhou, nello Jiangxi, si è recato nella chiesa cattolica del villaggio di Xiabei per chiedere di prendere le misure dell’edificio onde riutilizzarlo come centro ricreativo per gli anziani. I fedeli si sono opposti, ma tre giorni dopo gli incaricati dell’amministrazione sono tornati alla guida di veicoli carichi di tutte le attrezzature per erigere il centro ricreativo per anziani e hanno tentato di occupare la chiesa. Non essendo in possesso delle chiavi, il tentativo non ha avuto successo.
È noto che la costruzione di quella chiesa era stata finanziata dai fedeli della Chiesa Cattolica clandestina e che essa era stata chiusa con la forza a marzo del 2014. Successivamente i fedeli della zona avevano tentato in diverse occasioni di svolgervi segretamente attività religiose, ma ogni volta sono stati scoperti dalla polizia. In agosto, la sezione locale dell’Ufficio per gli affari religiosi ha chiesto che un sacerdote dell’Associazione patriottica cattolica cinese venisse assegnato alla chiesa, ma la cosa ha incontrato forte opposizione da parte dei fedeli, i quali ora temono che l’edificio sacro venga espropriato con la forza dal governo.
A settembre, un luogo di incontro di una Chiesa domestica nella città di Tongjiang, nell’Heilongjiang, la provincia più settentrionale della Cina, che a suo tempo era stato acquistato con fondi raccolti dai fedeli, è stato trasformato in un centro di attività per anziani. Adesso oltre 300 fedeli non hanno più un luogo dove incontrarsi. Ciò è avvenuto nonostante il fatto che il pastore della chiesa avesse ripetutamente richiesto l’approvazione provvisoria come centro di attività religiosa, ma i funzionari dell’amministrazione non l’hanno mai approvata. Poi, a marzo, la Brigata per la sicurezza nazionale si è recata sul luogo chiedendo al pastore di interrompere ogni predicazione per conformarsi a un’ispezione per la prevenzione degli incendi.
Il pastore che, stando a quanto riferito dai fedeli, si è sempre rifiutato di aderire alla Chiesa delle Tre Autonomie, è stato portato via dalle autorità. I fedeli hanno ancora la proprietà del locale, ma non possono svolgervi attività religiose.
Un religioso ha commentato: «La campagna su vasta scala per le bandiere nazionali, la rimozione delle croci e la chiusura delle chiese è iniziata nell’Henan. All’epoca eravamo preoccupati che le autorità usassero semplicemente l’Henan come “zona di prova” e che in futuro anche tutte le altre province avrebbero subito una così grave persecuzione. Ora questa tendenza sta diventando sempre più ovvia. La stessa cosa sta accadendo anche nelle altre province e sta diventando sempre più seria. Questo ha confermato che le nostre preoccupazioni erano fondate».
Servizio di Li Guang