I cinesi non hanno potuto festeggiare il Natale, ma hanno dovuto osannare e adorare il Gran Timoniere Mao nel giorno del suo 126° compleanno il 26 dicembre
di Li Mingxuan
Visto il divieto di festeggiare il Natale, imposto dal governo lo scorso anno, in Cina non tutte le Chiese hanno potuto celebrare la nascita di Cristo. Quelle che ci sono riuscite hanno riferito che le cerimonie rimandavano piuttosto a raduni di propaganda di regime e avevano poco a che fare con il Natale. I funzionari del Partito hanno fatto tutto il possibile per essere certi che il 25 dicembre non si tenesse alcuna celebrazione, in chiesa o altrove. Il giorno successivo, tuttavia, queste stesse persone hanno esortato la gente a radunarsi e a onorare «l’altro grande uomo», Mao Zedong.
Alla larga dalle festività occidentali
La mattina di Natale la gente ha iniziato ad arrivare presto nella Grace Church, una Chiesa delle Tre Autonomie approvata dallo Stato del borgo di Chengjiao della contea di Ningling, amministrato dalla città di Shangqiu, nella provincia settentrionale dell’Henan. I fedeli sono però stati cacciati via da un addetto locale agli affari religiosi, che ha ordinato a uno di loro di montare di guardia alla porta per impedire agli altri di entrare.
«Venivamo da lontano, bagnati fradici per la pioggia», si è lamentata una dei fedeli, disperata. «Eppure il regime non ci ha permesso di celebrare il Natale». La donna ha aggiunto che quel giorno sono arrivati in chiesa funzionari di ogni livello gerarchico (di villaggio, borgo, contea, città e provincia) per assicurarsi che nessuno festeggiasse la ricorrenza. Hanno poi scattato fotografie e se ne sono andati.
La Vigilia un funzionario dell’amministrazione locale ha avvisato il responsabile della Liji Church del borgo di Qiaolou, nella stessa contea, che la chiesa sarebbe stata chiusa, se il giorno successivo fosse venuto qualcuno per celebrare il Natale.
Anche gli istituti scolastici, dagli asili fino alle università, prima di Natale sono stati controllati dal governo. Secondo le informazioni ricevute da Bitter Winter, le amministrazioni locali dell’Henan, del Liaoning, dello Shandong, dello Jiangxi e di altre province hanno emesso ordinanze apposite per vietare qualsiasi attività per bambini e giovani connessa al Natale.
Il Dipartimento per l’istruzione della contea di Qi, nella città di Hebi, nell’Henan, prima di Natale ha emesso un avviso che vietava i festeggiamenti negli asili e nelle scuole nella propria giurisdizione, minacciando punizioni per i trasgressori.
Un nostro contatto a Puyang, una città con status di prefettura nell’Henan, ha rivelato a Bitter Winter che un insegnante di scuola media ha ripetuto più volte ai propri studenti che i cinesi, specialmente i giovani, debbono stare alla larga dalle faccende occidentali. «Dovete credere soltanto nel Partito Comunista, non in Gesù. Se venite scoperti a celebrare le festività occidentali o ad andare in chiesa», li ha avvisati l’insegnante, «sarete espulsi. Anche i docenti che ricevono regali di Natale saranno puniti». A tutti gli studenti è stato imposto di prestare giuramento davanti alla bandiera nazionale, promettendo di «rifiutare la religione e le feste occidentali».
Uno dei genitori dei ragazzi ha commentato con Bitter Winter, affermando che il presidente Xi Jinping segue il cammino di Mao Zedong, rafforzando il controllo sul pensiero degli studenti e impedendo che professino un credo religioso. Un altro dei genitori ha aggiunto: «Il governo considera il Natale una festività occidentale. Vietarlo, insieme ad altre cose connesse all’Occidente, significa seminare odio contro la religione nei cuori dei bambini».
Il Gran Timoniere festeggiato in pompa magna
In evidente contrasto con quanto avvenuto per il Natale, il 26 dicembre in tutto il Paese si sono tenute le celebrazioni del compleanno di Mao, con manifestazioni e altre attività organizzate appositamente.
Davanti al Museo commemorativo di Mao Zedong del borgo di Baogongmiao, nel distretto di Suiyang di Shanqiu, alcune persone hanno messo in scena la danza tradizionale del drago cinese, mentre in un’altra piazza di Shangqiu altre si sono raccolte per onorare e bruciare incenso sotto una statua del presidente Mao, dove l’amministrazione locale aveva disposto dei bollettini di propaganda sulla sua vita. Per creare un’atmosfera vivace, un’orchestra suonava canzoni della Rivoluzione.
Video 01: nella città di Shangqiu, un’orchestra suona davanti alla statua di Mao Zedong, dove la gente si è riunita per rendergli omaggio
Nella stessa giornata si è tenuta una celebrazione del compleanno del presidente Mao in una scuola primaria del distretto di Laiwu, nella città di Jinan, nello Shandong. Per tutto il giorno, sono riecheggiati nella scuola i canti rivoluzionari Sole Rosso, Senza il Partito Comunista non ci sarebbe una nuova Cina e altri. Studenti e insegnanti, sorvegliati dai funzionari dell’amministrazione locale, hanno reso omaggio davanti alla statua di Mao Zedong gridando slogan come per esempio «Quando bevi dell’acqua, ricordati del cercatore di pozzi, Mao Zedong, iniziatore della Rivoluzione».
Per festeggiarne il compleanno la città di Xintai, nello Shandong, il 26 dicembre ha tenuto la cerimonia d’apertura di un museo dedicato al presidente Mao e alla letteratura legata alla Rivoluzione.
Video 02: la cerimonia d’apertura del museo dedicato a Mao Zedong nella città di Xintai, il 26 dicembre
Anche al Museo commemorativo di Mao Zedong del distretto Guangfeng della città di Shangrao nella provincia sudorientale dello Jiangsi si sono tenute delle celebrazioni. Vi hanno partecipato più di 200 persone, alcune delle quali si sono inchinate davanti alla sua statua, altre hanno donato del denaro. Un funzionario ha affermato in un discorso che «Mao non è semplicemente un uomo, ma un dio», e che la dottrina politica del socialismo con caratteristiche cinesi per una nuova era di Xi Jinping è «l’eredità del lavoro di Mao», creata per «ereditare i geni della cultura rossa».
In un video di WeChat postato da un cittadino di Chaoyang, nella provincia nordorientale del Liaoning, si è vista gente sfilare in parata, sventolando piccole bandiere rosse e gridando «Lunga vita al presidente Mao!», «Basta Natale, noi vogliamo la giornata del Grande uomo!», «Basta prodotti stranieri, comprate più prodotti locali!»
Video 03: la popolazione celebra il compleanno del presidente Mao gridando slogan contro la religione e contro gli stranieri