Nella regione dello Xinjiang, le autorità trasformano una scuola media in un campo di “rieducazione”
Continuando a imprigionare i musulmani dello Xinjiang a centinaia, le autorità cinesi sono state costrette a cercare nuovi luoghi adatti a contenere tutti questi prigionieri.
E così, dal 25 marzo, la Scuola media Wuzan della contea di Nilka, nella prefettura autonoma kazaka di Ili, è stata trasformata in un campo di “rieducazione”. Attualmente, più di 10mila prigionieri sono detenuti nella scuola, dove studiano il mandarino. Secondo una fonte interna, diversi imam e altri comuni cittadini musulmani sono imprigionati in questo campo.
Per poter continuare gli studi, gli alunni, a propria volta, sono stati trasferiti in altre scuole, come per esempio la Scuola media Mongolia e la Scuola superiore Wujin.
Tuttavia, dall’esterno l’edificio rimane invariato e, agli occhi di un osservatore occasionale, potrebbe sembrare ancora una scuola vera. Infatti, a differenza di altri campi sorvegliati da poliziotti armati, qui il posto di guardia è stato allestito all’ingresso. Un secondo posto di guardia si trova, però, più all’interno dello stabile, che è alto più di cinque piani. Oltre a queste postazioni sono state installate telecamere di sorveglianza all’interno dei locali.
Servizio di Li Zaili
Foto scattate nell’agosto 2018