Le amministrazioni locali di tutta la Cina hanno intensificato gli sforzi per cancellare i simboli del buddhismo, perseguitando i fedeli e spendendo un mucchio di denaro
Di Gu Qi
Funzionario licenziato e fedele arrestato
Il 14 settembre le autorità locali hanno ordinato la distruzione della statua della Guanyin che stilla acqua, alta 21 metri, nei pressi del tempio di Wuhai, nella Regione autonoma della Mongolia Interna, perché «la statua era troppo alta». L’opera di demolizione è durata 10 giorni ed è costata circa 4 milioni di renminbi (circa 560mila dollari statunitensi).
Secondo un testimone oculare, le autorità locali hanno dispiegato un centinaio di poliziotti per sorvegliare il tempio durante la demolizione, mentre più di una decina di buddhisti cercavano di fermarla. Uno di loro è stato arrestato.
Un buddhista del posto ha detto a Bitter Winter che la statua della Guanyin, la cui costruzione era costata 3 milioni di renminbi (circa 420mila dollari), attirava fedeli e turisti da tutto il mondo.
Una fonte governativa ha rivelato che le autorità hanno ordinato di buttar giù la statua all’inizio dell’anno e che il responsabile del tempio l’ha coperta nel tentativo di salvarla. Un funzionario dell’Amministrazione locale per gli affari religiosi è stato licenziato per non aver eseguito gli ordini. Gli alti papaveri hanno poi chiesto che la statua venisse abbattuta entro il 25 settembre, minacciando di licenziare il sindaco della città in caso contrario.
«Prima della demolizione, i funzionari governativi hanno detto che la statua era troppo alta e noi abbiamo accettato di ridurla, secondo le loro richieste. Poi hanno lamentato il fatto che fosse costruita senza il permesso e il responsabile si è recato presso vari dipartimenti amministrativi per inoltrare tutti i necessari permessi, ma è stato respinto», ha spiegato un buddhista del posto. «Ovviamente le autorità stavano prendendo tutte le scuse per demolire la statua della Guanyin».
Milioni spesi per la demolizione
Il Parco nazionale della foresta di Huilongwan, un’area scenica nazionale di livello 4A, a Yichun, una città con status di prefettura nella provincia nordorientale dello Heilongjiang, è famoso per le tre grandi statue all’aperto della Guanyin di Linhai, di Maitreya e del Buddha Shakyamuni. La statua della Guanyin di Linhai alta 26,8 metri sulla roccia di Huize, era molto popolare fra i visitatori che vi andavano a pregare per ottenere benedizioni.
In giugno le autorità locali hanno demolito le tre statue, dichiarando che «Non sono state completate procedure importanti e i luoghi non religiosi non sono autorizzati a tenere statue buddhiste al loro esterno». I lavori di demolizione sono costati più di un milione di renminbi (circa 140mila dollari).
La stessa somma è stata spesa per demolire una statua della Guanyin alta 27 metri, la cui costruzione è costata più di 3 milioni di renminbi (circa 420mila dollari), che era situata fuori dal tempio di Qingyun nella città con status di prefettura di Jiamusi nello Heilongjiang. Iniziata a novembre dell’anno scorso, l’opera di demolizione è durata due mesi.
In maggio una statua della Guanyin alta 5 metri nella città di Jiaohe, nella provincia nordorientale dello Jilin, è stata demolita per ordine delle autorità perché era ritenuta troppo alta.
Un mese dopo è stata abbattuta anche una statua di Buddha nell’area scenica del Monte della Fenice, a Baiqi, nella giurisdizione della città con status di contea di Shulan, nel Jilin.
Lontano dagli occhi, lontano dal cuore
Il PCC pare credere che eliminando dalla vista tutti i simboli religiosi, la gente rinunci alla sua fede e si raggiunga l’obiettivo finale, che è quello di distruggere ogni forma di religione in Cina. Così, quando, in alcuni casi, non è possibile demolire alcune statue buddhiste all’aperto, si ordina di nasconderle o modificarle, con risultati finali straordinariamente ridicoli.
A metà settembre, una statua della Guanyin nella città di Putian, nella provincia sudorientale del Fujian, è stata nascosta obbedendo alle direttive di funzionari locali. Era stata costruita grazie alle offerte dei fedeli locali, al costo di 3,2 milioni di renminbi (circa 450mila dollari).
In marzo era stata inaugurata una statua della Guanyin, alta una trentina di metri, nella città con status di contea di Nan’an, nel Fujian, la cui costruzione era costata più di 5 milioni di renminbi (circa 700mila dollari) donati dai buddhisti del posto. Poco dopo le autorità locali hanno ordinato di nasconderla alla vista del pubblico.