Installate per «garantire la sicurezza» e «prevenire la diffusione del coronavirus», le serrature hi-tech consentono di sorvegliare più rigidamente le persone
di Tang Wanming
Negli immobili in affitto di diverse zone della Cina si stanno gradualmente installando le cosiddette serrature intelligenti, dispositivi che aprono o chiudono le porte interfacciandosi con gli smartphone e con i sistemi di riconoscimento facciale. La propaganda del regime afferma che questi strumenti sono essenziali per la sicurezza delle persone e che sono impiegati per prevenire la diffusione del coronavirus. Tuttavia il loro vero scopo non è così benevolo, infatti le serrature, collegate alle piattaforme governative di big data, sono l’ennesimo strumento per controllare la popolazione.
Nella provincia orientale dello Zhejiang, secondo un rapporto pubblicato da un media ufficiale, la polizia accompagnata da personale sanitario ha fermato una dipendente di un’azienda di elettronica di Zhuji, una contea amministrata dalla prefettura di Shaoxing, che era tornata al suo dormitorio dopo una visita a casa nella provincia dello Shaanxi. Per aprire la porta, la donna aveva utilizzato l’app «smart lock» installata sul suo cellulare e collegata al database per la gestione dei migranti. Nel corso dell’epidemia di coronavirus, nel database sono stati aggregati anche i dati relativi ai codici sanitari della popolazione migrante, app obbligatorie che rilevano se una persona può rappresentare un rischio di contagio COVID-19 analizzandone le informazioni personali, gli spostamenti e i dati sanitari. Presumibilmente ciò dovrebbe servire a evitare che i migranti diffondano virus. Il recente viaggio della donna fuori dalla provincia ha fatto scattare l’allarme e le autorità l’hanno raggiunta nella sua abitazione per accertarsi che si auto isolasse.
Un’ordinanza emessa in aprile dall’Ufficio per la sicurezza pubblica di Zhuji impone l’installazione delle serrature intelligenti in tutte le comunità residenziali cittadine entro la fine di settembre. Il loro uso dovrebbe essere ampliato per aiutare l’amministrazione locale a implementare nelle comunità residenziali una gestione efficace, «raffinata», «intelligente» «in stile hotel». Tutte le informazioni raccolte devono essere analizzate per condurre una «massiccia indagine e trasformazione» delle proprietà in affitto al fine di ottenere un maggiore controllo sulla popolazione migrante.
Un agente di polizia che supervisiona l’installazione delle serrature intelligenti ha riferito a Bitter Winter che gli Uffici per la sicurezza pubblica possono accedere a tutte le informazioni memorizzate su tali dispositivi, come per esempio chi e quando entra o esce dalle comunità residenziali.
L’agente ha spiegato: «L’amministrazione locale intende rafforzare il controllo sui cittadini ed è per questo che vengono installate queste serrature intelligenti». L’uomo ha aggiunto che dopo Zhuji il sistema verrà esteso anche ad altre zone dello Zhejiang e successivamente all’intero Paese.
Nel borgo di Diankou, situato nell’area metropolitana di Zhuji, i residenti si sono lamentati con Bitter Winter perché l’amministrazione locale ha preteso che negli immobili in locazione fossero installare le serrature intelligenti pena l’impossibilità di affittarli. I proprietari e gli inquilini condividono le spese per l’installazione che ammontano a 400 renminbi (circa 58 dollari statunitensi).
L’inquilino di una comunità residenziale si è detto infastidito dal nuovo sistema, perché una volta ha dimenticato lo smartphone ed è rimasto chiuso fuori dall’appartamento. Un agente di polizia della zona ha confermato che la maggior parte delle persone è irritata dal progetto e ha aggiunto che trova il proprio compito di sorvegliare l’installazione delle serrature intelligenti «molto difficile da eseguire».
Per contenere l’insoddisfazione dei cittadini, un documento diffuso dell’Ufficio per la sicurezza pubblica di Zhuji invita le autorità locali a utilizzare la televisione, la radio, i giornali, gli account ufficiali su WeChat e persino il personale della rete di base per implementare misure di propaganda efficaci per promuovere il progetto. Naturalmente la propaganda deve evidenziare che le serrature intelligenti servono esclusivamente per la prevenzione delle epidemie e per la sicurezza della comunità.
Detto per inciso la famigerata «Esperienza di Fengqiao» – una pratica risalente all’epoca di Mao Zedong quando gruppi di cittadini venivano spinti a monitorare e riformare chi era etichettato come «nemico di classe» – ebbe origine proprio a Zhuji all’inizio degli anni 1960. Il presidente Xi Jinping ha rilanciato quel metodo e lo promuove al fine di controllare la popolazione. Rispetto ad allora l’unica differenza consiste nel fatto che adesso sono anche disponibili funzionalità high-tech «aggiornate» per raccogliere e analizzare le informazioni.