Una chiesa sudcoreana nello Heilongjiang è stata chiusa più di sei anni fa e il suo pastore è stato arrestato
Nell’aprile 2012, una sessantina di dipendenti degli Uffici della sicurezza pubblica e degli Affari Religiosi, oltre che del locale Dipartimento del lavoro del Fronte Unito di Harbin, nella provincia dello Heilongjiang, si è recata a una chiesa.
I funzionari hanno dichiarato che la congregazione era un’«assemblea illegale», dato che la chiesa era stata fondata da un cittadino straniero. Il pastore Park, cittadino sudcoreano, è stato arrestato sul posto, con due collaboratori, fra cui una donna.
La polizia ha anche preso i dati di tutti quelli che erano presenti nella congregazione quel giorno. Più tardi, hanno confiscato alla chiesa le copie della Bibbia, computer, strumenti musicali, tavoli e sedie e altro materiale, prima di sigillare ufficialmente la chiesa.
Quanto accaduto ha lasciato 200 cristiani senza più un luogo in cui incontrarsi e praticare la loro fede.
Bitter Winter riferiva della persecuzione subita dai cristiani sudcoreani in Cina negli ultimi mesi. Molti ministri di culto sono stati espulsi, le chiese chiuse e, secondo l’ultimo servizio, il PCC intensificherà ulteriormente la repressione sui cittadini sudcoreani.
Servizio di Piao Junying