Dal 10 al 25 marzo la polizia di Suzhou ha arrestato credenti in maniera sistematica. Uno era un anziano sacerdote appartenente a una Chiesa domestica di un villaggio della contea di Xiao.
Alle 14:00 del 23 marzo, Wu Jie (pseudonimo), sacerdote 68enne di una Chiesa domestica, si era recato nella clinica di Li Hui (pseudonimo), un fedele di 78 anni, per ritirare un antidolorifico per i reumatismi. Mentre i due uomini chiacchieravano, oltre venti poliziotti sono arrivati davanti alla clinica, quattro dei quali hanno fatto irruzione all’interno e arrestato Wu Jie. Gli altri agenti hanno domandato a Li Hui se stesse ancora predicando il Vangelo. Wu Jie è stato quindi condotto in un centro di detenzione a Xutang, nel borgo di Dingli. La polizia ha poi proceduto a perquisire la casa di Wu Jie, senza peraltro esibire alcun mandato di perquisizione e lasciandola a soqquadro, ma senza trovare alcun materiale incriminante.
Dopo questo incidente, Li Hui e altri fedeli hanno appreso che i telefoni cellulari di tutti coloro che erano iscritti nei registri degli appartenenti a movimenti religiosi tenuti presso la stazione di polizia erano stati messi sotto controllo. Wu Jie era stato già arrestato nel 1992 in ragione della sua fede religiosa e condannato a tre anni e mezzo di reclusione.
Il 24 marzo la moglie di Wu si è recata al centro di detenzione chiedendo di vedere suo marito, ma le è stato negato. Quando ha chiesto informazioni sulla data del rilascio di Wu, gli agenti le hanno risposto: «Lo libereremo quando sarà disteso a terra e non potrà più muoversi!».
Servizio di Jiang Tao