Un fedele di una Chiesa domestica nella contea di Tonghua, nella provincia dello Jilin, è stato arrestato due volte per motivi religiosi.
Il 10 aprile 2015, Wu Shoudao (pseudonimo) e più di una decina di altri collaboratori della sua Chiesa domestica nella contea di Tonghua stavano tenendo una riunione quando la polizia ha fatto irruzione e li hanno arrestati. Portato al comando, Wu Shoudao è stato picchiato durante l’interrogatorio per essere poi rinchiuso nel Centro di detenzione della città di Changliu, dove è rimasto per sette giorni. Il 17 aprile è stato rilasciato dopo avere pagata una cauzione di 5mila renminbi (circa 700 dollari), ma gli è stato proibito di lasciare la città e gli è stata imposta la reperibilità.
Il 14 dicembre 2016, Wu Shoudao è stato dapprima convocato dall’Ufficio della sicurezza pubblica della contea e poi nuovamente inviato nello stesso centro di detenzione. Dopo il secondo arresto, rivolgendosi ad alcuni conoscenti, la moglie ha raccolto 80mila renminbi (circa 11mila dollari) per tentare di farlo rilasciare. Nessuno, tuttavia, ha osato prestarle aiuto, anche perché nessuno sapeva dove Wu Shoudao fosse detenuto. Solo in seguito la prigione ha notificato alla donna la sentenza di Jilin, la quale specificava che il marito era stato condannato a tre anni di reclusione per il reato di «utilizzo di un’organizzazione xie jiao per ostacolare l’applicazione della legge”. Wu Shoudao è ancora in carcere.
Servizio di Piao Junying