La polizia ha arrestato quattro anziani di fede cristiana appartenenti a una Chiesa domestica nel Sichuan. Uno di loro, temendo che le autorità gli avrebbero tolto l’indennità di sussistenza, ha tentato di uccidersi.
Il 6 aprile 2017, il capo della stazione di polizia locale della città di Mianyang, nella provincia dello Sichuan, ha guidato quattro agenti in una chiesa, ha arrestato quattro cristiani settantenni e li ha portati alla stazione di polizia dove gli uomini sono strati trattenuti fino alle 8 di sera.
Uno degli arrestati, Xue Libing (pseudonimo), aveva avuto precedenti contatti con la polizia: era stato arrestato a causa della sua fede nel settembre 2010. L’amministrazione locale lo aveva avvertito che, se avesse continuato a credere in Dio, gli avrebbe tolto l’indennità di sussistenza e i benefici di anzianità.
L’8 aprile, quando gli agenti hanno convocato di nuovo i quattro cristiani alla stazione di polizia, Xue Libing ha temuto che questa volta le autorità avrebbero davvero fatto come minacciato. Disperato e in angoscia per i nipoti e per la moglie, costretta a letto, l’anziano ha tentato di suicidarsi con del veleno. È stato subito portato all’ospedale e rianimato.
Gli altri tre cristiani sono stati tutti accusati dalla polizia di «disturbo della quiete pubblica» e tenuti dieci giorni in carcere. La polizia e il comitato di partito del villaggio continuano a monitorare Xue Libing.
Servizio di Yao Zhangjin