La mattina del 16 aprile, l’amministrazione municipale di Changcun, nella contea dello Changyuan, nella giurisdizione della città-prefettura di Xinxiang, nella provincia dello Henan, ha demolito una chiesa protestante nel villaggio di Beixinxing sostenendo che l’edificio ecclesiastico fosse abusivo.
Una decina tra poliziotti e agenti ausiliari armati, più gli operai mandati dall’amministrazione, hanno devastato la chiesa con escavatori e pale meccaniche. Vedere la chiesa in cui erano soliti pregare e riunirsi ridotta in macerie sotto la supervisione della polizia ha addolorati i fedeli, i quali hanno chiesto di potersi portare via i mattoni rimasti dopo la demolizione. Gli operai mandati dal governo hanno invece ordinato ai conducenti dei mezzi meccanici di gettare i mattoni in grosse buche, ammonendo i fedeli a non prendere più parte a incontri religiosi e minacciando di arrestare i trasgressori.
Un impiegato dell’Ufficio degli Affari religiosi della città di Gongyi ha riferito che, dall’entrata in vigore delle nuove Norme sugli Affari Religiosi, le amministrazioni hanno inasprito la persecuzione delle fedi religiose a ogni livello. «L’Henan», ha detto, «è una provincia in cui vive un gran numero di cristiani ed è quindi naturale che diventi l’obiettivo principale della repressione e della persecuzione. Il governo centrale ha inviato appositamente lì gruppi di lavoro che supervisionino il lavoro in loco, demolendo chiese e croci su vasta scala. In effetti nello Henan è dal mese di marzo che si stanno rimuovendo croci con la forza. Nemmeno quelle poste sugli edifici di culto della Chiesa delle Tre Autonomie sono state risparmiate. Il Partito Comunista Cinese continua a distruggere chiese e croci».
Servizio di Jiang Tao